Ankara, sale il bilancio della strage: almeno 128 morti e 508 feriti

Ankara, sale il bilancio della strage: almeno 128 morti e 508 feriti
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Domenica 11 Ottobre 2015, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 10:36

È salito a 128 morti e a 508 feriti (di cui 65 gravi) il bilancio della strage di ieri alla stazione di Ankara. Lo ha detto il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas alla manifestazione in corso ad Ankara.

E la strage potrebbe essere stata compiuta anche dal fratello maggiore dell'attentatore suicida di Suruc, al confine con la Siria, dove il 20 luglio scorso morirono 33 attivisti filo-curdi. Lo sostiene il giornale turco Haberturk, citando fonti della polizia turca. Le analogie con Suruc riguarderebbero il tipo di esplosivo utilizzato e la scelta dell'obiettivo dell'attacco, che potrebbe essere opera di una cellula dell'Isis basata nella provincia sudorientale turca di Adiyaman.

Le prime indagini sulla strage hanno subito indicato che potrebbe trattarsi di un'azione dell'Isis.

Lo dicono fonti della sicurezza turca, citate dal sito Bugun: «L'attacco è nello stile di Suruc, tutti i segnali indicano che è una copia di quell'attacco. Quindi puntano all'Isis». Il 20 luglio a Suruc un kamikaze dell'Isis uccise 33 filo curdi.

E sono iniziati oggi i tre giorni di lutto nazionale per le vittime dell'attentato più grave della storia della Turchia moderna. «Siamo in lutto per la pace», è il titolo a tutta pagina del giornale laico Cumhuriyet, e anche gli altri giornali esprimono rabbia e sconcerto: «l'obiettivo è dividere la nazione», titola il filogovernativo Star. Al momento gli investigatori non hanno indicato una pista per identificare i responsabili dell'attacco che ha colpito una manifestazione per la pace con i curdi che ha ucciso in maggioranza attivisti filo curdi e sindacalisti. E ancora non vi sono state rivendicazioni.

Migliaia di persone si sono ritrovate stamani nel centro della capitale turca Ankara per commemorare le vittime. Il corteo è diretto a piazza Sihhiye, a poca distanza dal luogo delle due esplosioni nei pressi della stazione ferroviaria. In testa i due co-leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag. Poco prima, momenti di tensione si erano registrati tra i manifestanti e la polizia, che ha impedito la deposizione di garofani nel punto dell'attacco perchè si troverebbe ufficialmente ancora a disposizione delle forze dell'ordine per le indagini. Già ieri sera manifestazioni di commemorazione per le vittime e di protesta contro il governo, giudicato da molti dimostranti responsabile dell'attacco, erano state organizzate a Istanbul e in diverse altre città turche.

Bombardamenti sul Pkk. L'aviazione turca ha bombardato la scorsa notte postazioni del Pkk nel sud-est del Paese e in nord Iraq, uccidendo 49 membri della guerriglia curda. Lo riferisce l'esercito di Ankara. A essere state colpite sono in particolare le aree di Metina e Zap, nell'Iraq settentrionale. I raid sono stati condotti nonostante il cessate il fuoco proclamato ieri dal Pkk fino al voto anticipato del primo novembre in Turchia.

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