India, allarme per batterio killer che uccide i neonati

India, allarme per batterio killer che uccide i neonati
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Giovedì 4 Dicembre 2014, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 09:38
È un'epidemia letale, che può avere anche conseguenze globali, quella che sta colpendo l'India, in particolare migliaia di bambini. Si tratta di un'infezione causata da un batterio resistente praticamente a tutti i farmaci una volta efficaci, come segnala il quotidiano New York Times.



Solo l'anno scorso quasi 60mila bambini sono morti, anche a pochi giorni dal parto, dopo essere nati con queste infezioni batteriche resistenti, forse per averle prese proprio dalla madre, nel passaggio lungo il tratto genitale materno. «Ridurre le morti neonatali in India - spiega Vinod Paul, capo dei pediatri dell'Istituto indiano di scienze mediche - è una delle maggiori priorità di salute pubblica nel mondo. Se le infezioni resistenti continuano a crescere, sarà un disastro non solo per l'India, ma per il mondo intero».



Cinque anni fa, aggiunge Neelam Kler, neonatologo di New Delhi, «infezioni del genere erano quasi sconosciute. Ora quasi il 100% dei bambini che arrivano da noi ha un'infezione multiresistente ai farmaci».



Sempre più ricercatori rilevano come ormai molti dei batteri presenti in India, nell'acqua, negli animali, nel suolo, nei liquami e persino nelle madri, siano immuni praticamente a tutti gli antibiotici. «L'uso incontrollato degli antibiotici, il pessimo stato igienico e il sovraffollamento, uniti alla mancanza di monitoraggio del problema - aggiunge Timothy Walsh, microbiologo dell'università di Cardiff - hanno creato uno tsunami di resistenza agli antibiotici in India che si sta diffondendo in tutto il mondo».



Infatti sono già stati trovati superbatteri, con codice genetico identificato per la prima volta in India, ma diffusi nel resto del mondo, dalla Francia e Giappone, all'Oman e gli Usa.