Al Qaida chiese all'Isis di liberare Henning: «Suo rapimento contrario alla legge islamica»

Al Qaida chiese all'Isis di liberare Henning: «Suo rapimento contrario alla legge islamica»
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Martedì 16 Settembre 2014, 14:59
Al Qaida rivolse un appello all'Isis per la liberazione di Alan Henning, il secondo cittadino britannico rapito dai terroristi dello Stato islamico, perchè «era solo un volontario innocente» e il suo rapimento era «contrario alla legge islamica» e «controproducente». Lo rivela il quotidiano britannico The Independent.



Quattro giorni dopo il rapimento di Henning nella città siriana di Al Dana un leader di Al Nusra, gruppo affliato di Al Qaida in Siria, andò a parlare direttamente con i suoi sequestratori dell'Isis mettendoli in guardia sui rishci di un atto del genere. Lo ha raccontato all'Independent un documentarista americano che ha intervistato il presunto 'mediatorè di Al Qaida. Secondo Bilal Abdul Kareem, il leader di Al Nusra ha detto ai jihadisti che «non avevano il diritto di rapirlo» e che «non avrebbero ottenuto nulla dal sequestro».



Per il regista, dopo il suo appello l'emiro «era fiducioso che l'Isis avrebbe liberato Henning ma poi il volontario britannico è stato portato via da Al Dana e di lui si sono perse le tracce».
Ieri il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha confessato di non sapere dove si trovi l'ostaggio. Tassista di 47 anni, padre di due figli, Henning dedicava il suo tempo libero a raccogliere aiuti per i bambini siriani e a portarli in Medio Oriente tramite una piccola organizzazione di volontariato chiamata 'Aid 4 Syrià. Era al suo quarto viaggio quando il 26 dicembre del 2013 è stato rapito ad Al Dana, vicino al confine con la Turchia.
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