Afghanistan, decine di morti nelle operazioni di voto delle elezioni presidenziali e amministrative

Afghanistan, decine di morti nelle operazioni di voto delle elezioni presidenziali e amministrative
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Sabato 5 Aprile 2014, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 11:51
Si sono ufficialmente concluse le operazioni di voto in Afghanistan, dove oggi circa 12 milioni di elettori si sono recati alle urne per scegliere il nuovo presidente, che resterà in carica per i prossimi cinque anni, e per il rinnovo di 34 consigli provinciali. Lo riferiscono fonti della Commissione elettorale citate dal Guardian secondo le quali da domani potranno iniziare le operazioni di conteggio delle preferenze. Si tratta di un processo lungo che porterà ad avere i risultati preliminari non prima del 24 aprile. Si stima che i risultati definitivi vengano annunciati il 14 maggio, mentre il 28 ci sarà il ballottaggio, se necessario. In quei seggi dove gli elettori stanno ancora aspettando per esprimere il proprio voto, ha precisato la fonte, le urne resteranno aperte fino quando tutti avranno votato.



Un vasto scontro a fuoco si è verificato oggi, durante il voto per le presidenziali, nella provincia orientale di Ghazni fra le forze di sicurezza afghane e gruppi di talebani, con un bilancio di almeno 45 militanti uccisi e 14 feriti. Lo rende noto il ministero dell'Interno, precisando che l'incidente è cominciato alle 8,15 locali quando i talebani hanno tentato di sabotare il voto nei distretti di Ajristan, Waghaz, Gilan, Dehyak, Qarabagh, Andar e Muqur.



Nella provincia meridionale di Zabul due agenti di polizia sono rimasti uccisi dopo l'apertura dei seggi. Inoltre, alcuni ordigni di ridotta potenza sono esplosi vicino a seggi di Kabul e delle province di Bamyan (centro), Parwan e Baghlan (nord), causando panico fra le persone in attesa di esprimere il proprio voto, ma senza provocare vittime.



A Zabul l'ordigno è scoppiato quando gli agenti si sono avvicinati a un seggio per accompagnare alcuni osservatori. Oltre alle due vittime, altri due poliziotti sono rimasti feriti.



Nella provincia meridionale di Kandahar una donna è stata arrestata mentre cercava di votare nel seggio con ben 22 schede. Inoltre, nella provincia orientale di Khost, le forze di sicurezza hanno arrestato quattro persone, fra cui una donna, che cercavano di piazzare 1.000 schede con il voto segnato per uno specifico candidato.



Le operazioni di voto per il primo turno delle elezioni presidenziali sono cominciate oggi alle 7 (le 4,30 italiane) in tutto l'Afghanistan in un clima di tensione per le minacce dei talebani e per l'uccisione ieri della fotografa tedesca Anja Niedringhaus, e con il dispiegamento di 195.000 uomini delle forze di sicurezza. Circa 12 milioni di afghani sono chiamati alle urne per scegliere fra otto candidati il successore del presidente Hamid Karzai, che per 13 anni ha guidato le sorti del Paese. Se tutto filerà liscio, si assisterà in Afghanistan alla prima trasmissione democratica dei poteri dopo decenni di conflitti e guerre civili. Secondo le previsioni, comunque, circa 748 seggi dei 6.770 progettati, oltre il 10% quindi, non apriranno i battenti per ragioni di sicurezza. Se nessun candidato raggiungerà il 50% più uno dei voti in questo primo turno, un ballottaggio fra i due candidati meglio classificati si svolgerà in una datà che sarà opportunamente fissata dalla Commissione elettorale indipendente (Iec).



A Kabul, nonostante la giornata fredda e piovosa, molti elettori afghani si sono messi in fila prima dell'apertura dei seggi per esercitare il loro diritto di voto.
Le pesanti misure di sicurezza introdotte nella capitale in occasione della giornata elettorale stanno causando difficoltà per gli spostamenti, perché molte strade del centro sono state chiuse al traffico. Intanto, per disposizione delle autorità, il servizio di sms per i cellulari è stato sospeso fino a stasera, per impedire la diffusione di messaggi elettorali, proibiti dalla legge durante le operazioni di voto.
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