Odissea sul volo Lione-Roma. La denuncia del regista Martinotti: «Easyjet mi ha impedito di partire»

Francesco Ranieri Martinotti (Foto Lyrosa Gatta)
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Martedì 8 Aprile 2014, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 09:16
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del regista Francesco Ranieri Martinotti in merito ai disservizi della compagnia aerea di Easyjet che denuncia abusi da parte della compagnia aerea che gli avrebbe persino impedito di partire. Poi pubblichiamo anche la risposta di easyJet che spiega l'accaduto.

«Per le vantaggiose tariffe che riescono ad applicare, tutti viaggiamo ormai con le compagnie aeree low cost. Ne traiamo tali evidenti vantaggi per le nostre tasche che quando prenotiamo on line sottovalutiamo le conseguenze alle quali andiamo incontro accettando tutte le condizioni. Anzi forse ne siamo consapevoli, ma crediamo che a noi non capiterà mai nulla e andrà sempre tutto liscio. Vi racconto invece quello che è accaduto a me venerdì scorso all’aeroporto di Lione e come arbitrariamente Easyjet mi abbia lasciato a terra.



Avevo partecipato agli Incontri internazionali degli sceneggiatori di Valence e stavo rientrando a casa con il volo EZY4473 Lione-Roma (quello che si è trasformato poi in un Lione-Lione). Il biglietto lo avevo acquistato con una tariffa flat più un supplemento di 4 euro per l’assegnazione anticipata del posto. Ed ecco che è successo: mi avvio al gate indicato sul monitor. Sono tra gli ultimi della fila e quando finalmente arriva il mio turno, il responsabile delle partenze mi comunica che la mia valigia sarà caricata nella stiva. Rispondo che non mi sta bene. Ho riservato preventivamente on line il posto 6C. L’ho pagato a parte e considero che questa spesa extra mi garantisca anche di mettere il mio bagaglio nel vano sovrastante. Lo steward mi contesta allora le dimensioni della valigia, la stessa che era a bordo con me due giorni prima nel volo di andata. E’ una di quelle in tela morbida ed è quasi vuota. La introduco nel misuratore di metallo e agevolmente le sue forme si adattano alle dimensioni del box. Non ci sono dubbi rientra nei parametri. Ribadisco con maggiore fermezza che non intendo assolutamente staccarmi dalla valigia anche perché contiene importante materiale di lavoro, tra cui il mio computer. A quel punto un’altra operatrice, una signorina bionda con un gilet fosforescente arancione, molto più intransigente dei suoi colleghi, irritata per le mie proteste, mi toglie la carta d’imbarco dalle mani e la strappa.



Per lei è tutto chiaro: chi non si adegua non parte. Mi ordina di allontanarmi dal banco e di portare via la valigia altrimenti chiamerà la polizia. Sono incredulo e comincio ad averne abbastanza di tanta prepotenza, alzo la voce, dico che mi farà piacere denunciare alla polizia che mi è stata strappata la carta d’imbarco. Anche gli altri viaggiatori sono sconcertati, una signora che con il trolley è stata ammessa all’imbarco prima di me propone allo staff uno scambio : lei non ha alcun problema a mettere il suo bagaglio nella stiva al posto del mio. E’ una soluzione arrivata per caso, che risolve tutto in un attimo. Il bagaglio della signora viene così etichettato e avviato verso la stiva e a me è consegnata una nuova carta d’imbarco.



Al terminal 3 dell’aeroporto di Lione i passeggeri raggiungono a piedi l’aeroplano e io percorro quei pochi metri sotto un cielo grigio che non promette bene. Arrivo alla scaletta, ma improvvisamente un assistente di volo scende dall’aereo mi blocca il passaggio: “Lei non parte, l’equipaggio non la vuole a bordo.” Penso che sia l’ultima battuta di questa farsa che lo staff ha voluto riservarsi nel finale per dare una lezione al passeggero indisciplinato. Mi dico che fra un attimo sarà tutto finito, lui si scanserà, mi farà passare e mi consentirà di salire a bordo per tornare a casa, invece non è così. Alle mie spalle sopraggiunge la ferrea impiegata bionda, ha una radiotrasmittente nera in mano con la quale è in contatto con il comandante in cabina. Insieme a lei ci sono un altro operatore della Easyjet e un agente della gendarmerie. Il poliziotto mi comunica che non posso partire perché non sono gradito su quell’aereo. Ancora una volta mi viene in soccorso la signora del trolley. Cerca di spiegare al gendarme come si sono svolti i fatti, che la compagnia sta commettendo un abuso, ma lui non è interessato ad ascoltarla. Mi chiede di consegnargli il passaporto. So che appena glielo avrò dato, perderò ogni speranza di partire. Un passeggero si affaccia dal portellone. Ha seguito tutto fin dal primo momento, è indignato, scende dall’aereo, prende le mie difese. E’ inutile: con fermezza viene fatto risalire a bordo.



L’operatrice bionda ripete che io non partirò più. Il poliziotto insiste, vuole il passaporto. Glielo consegno. E’ finita, mi portano via in tre: due operatori di Easyjet e un gendarme, non si capisce chi comanda chi. Riesco appena a girarmi un istante per farmi dare il numero di cellulare della signora, che fino all’ultimo ha cercato di far prevalere la ragione. Dal bordo della pista vedo l’aereo partire. Senza di me. Ho saputo dopo che la signora ha consegnato una lettera di protesta allo steward di bordo… avranno strappato anche quella. All’aeroporto nessuno mi dà più retta. Prima di comprare il biglietto sul sito, ho sbarrato il piccolo quadratino bianco e ho accettato… di avere torto a priori.



Da Lione non ci sono più voli per Roma. Vado in treno a Parigi e prendo l’ultimo volo per Roma. Naturalmente cambio compagnia…»



Francesco Ranieri Martinotti





Pubblichiamo la risposta di easyJet:



easyJet conferma che venerdì 4 aprile è stato negato l’imbarco sul volo Lione-Fiumicino EZY4473 al sig. Ranieri Martinotti. easyJet, che tiene in alta considerazione il comfort dei suoi passeggeri, garantisce che essi possano portare a bordo una valigia di dimensioni non superiori a 50x40x20 cm - incluse maniglie e ruote - anche su voli molto affollati.



I passeggeri possono eventualmente scegliere di portare a bordo una valigia un po’ più grande - max 56x45x25 cm incluse maniglie e ruote - che in caso di voli affollati può dover essere imbarcata nella stiva. Questo è chiaramente indicato nella sezione Termini & Condizioni che i passeggeri sono tenuti ad accettare prima dell’acquisto di ogni volo.



La priorità assoluta di easyJet e la sicurezza dei membri dell’equipaggio e dei passeggeri. A causa del comportamento molto dirompente manifestato in seguito a questa richiesta, sia nei confronti del personale al gate sia in presenza della polizia, gli addetti hanno ritenuto opportuno negare l’imbarco al passeggero.
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