Esami di maturità, studente tenta il suicidio nel giorno dell'orale: salvato in extremis dai carabinieri

Esami di maturità, studente tenta il suicidio nel giorno dell'orale: salvato in extremis dai carabinieri
di Gianni Quagliarella
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Mercoledì 1 Luglio 2015, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 08:02
VASTO - Tenta il suicidio il giorno della prova orale agli esami di stato e, strappato alla morte dai carabinieri, non è ancora fuori pericolo.

E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Paolo di Bari, Marco D., sottoposto a terapia intensiva nella camera iperbarica del nosocomio del capoluogo pugliese. Il 19enne ha inalato i gas di scarico di un’automobile, chiuso nell’abitacolo nel garage di casa a Vasto, prima del provvidenziale intervento dei militari del tenente Domenico Fiorini, allertati dalla mamma, che non riusciva a trovarlo.



Quasi privo di conoscenza, il giovane è stato subito trasportato dal 118 al San Pio da Pietrelcina e, poco dopo, avviato in eliambulanza a Bari. L’ossido di carbonio, che in breve ha bruciato tanto ossigeno attorno a lui, potrebbe aver fatto danni seri al cervello dello studente, anche se i medici stanno facendo di tutto per ridurre le conseguenze dell’anossia. Il drammatico episodio si è verificato ieri mattina, non lontano da piazza Dalla Chiesa, dove si trova la caserma dei carabinieri di Vasto: Marco, studente tra i più bravi del Liceo Tecnologico, era atteso dalla prova orale. Non lontano da casa, la scuola, nel polo di via San Rocco, scenario dell’ultimo atto prima della sospirata maturità e delle meritate vacanze. Giunta l’ora di uscire di casa, la madre del giovane, stimata professionista, ha provato a chiamare il figlio, senza però trovarlo. Muto il telefonino.



La donna ha cominciato a insospettirsi fino a quando, assieme ai familiari, ha dato l’allarme. I carabinieri hanno subito raggiunto l’abitazione avviando le ricerche: per fortuna hanno pensato anche al garage di casa: lo studente era lì, chiuso in un’automobile a motore acceso, un tubo di gomma infilato a quello di scappamento e sistemato nell’abitacolo. Ci hanno messo un attimo, i militari, a liberare il ragazzo da quella che stava diventando la sua tomba e a portarlo subito fuori. Poi la corsa al San Pio e il trasferimento immediato in eliambulanza a Bari. Sotto choc la mamma, i congiunti, gli amici, docenti e preside del Tecnologico: Marco, con mille interessi, è descritto come un giovane assolutamente responsabile. Nessuno, adesso, si chiede perché l’ha fatto: tutti, a Vasto, sperano solo che ce la faccia a salvarsi.