Arrestata la moglie di Vallanzasca: blitz contro camorra, usura ed estorsioni tra la Ciociaria e Caserta

Arrestata la moglie di Vallanzasca: blitz contro camorra, usura ed estorsioni tra la Ciociaria e Caserta
3 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Dicembre 2013, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 12:15
Gli agenti del Commissariato di polizia di Cassino (Frosinone) hanno dato esecuzione, alle prime ore di questa mattina, a 18 provvedimenti cautelari (13 di custodia carceraria), tra le province di Frosinone e Caserta, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli.

Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, estorsioni, usura e intestazione fittizia di beni. Tra le persone arrestate c'è anche Antonella D'Agostino, moglie di Renato Vallanzasca, che avrebbe avuto un ruolo di intermediazione in un'operazione di acquisizione di un hotel a Mondragone e in alcune vicende usuraie. Dalle indagini risulterebbe anche il coinvolgimento di Vallanzasca, che, come fanno sapere gli inquirenti, sebbene detenuto, avrebbe mantenuto rapporti con contesti criminali.



L'operazione «Sistema Perfetto», nei confronti di affiliati al clan camorristico, si è conclusa con gli arresti per associazione a delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis codice penale), usura e estorsione, eseguiti nelle province di Caserta, Latina, Milano, Napoli e Terni. Le indagini erano partite due anni fa dal commissariato di Cassino in seguito di un primo episodio di usura ed estorsione a danno di alcuni imprenditori operanti tra Cassino e il Basso Lazio. La polizia ha sequestrato cinque società, bar, ristoranti, aziende all'ingrosso di prodotti alimentari, tutti i beni mobili e immobili degli indagati per un valore di oltre 2 milioni di euro. Tra le persone arrestate figura un commercialista che, secondo le emergenze investigative, appare contiguo al sodalizio. All'operazione hanno collaborato le Squadre Mobili di Caserta e Latina.



Le intercettazioni. «Guarda che quell'albergo ce lo prendiamo noi! Lo gestiamo noi!»: così Antonella D'Agostino, la moglie di Renato Vallanzasca arrestata oggi nell'ambito dell'inchiesta sui clan di Mondragone (Caserta) parlava al telefono con Italo Zona, esponente di spicco della cosca un tempo capeggiata dai fratelli La Torre. La donna si riferiva all'albergo International di Mondragone, il cui titolare, Antonio Barbatelli, era stato costretto a lasciare per difficoltà economiche; la struttura è la stessa nella quale il 17 agosto 2012 è stato presentato il libro scritto dalla D'Agostino, «Francis Turatello - Faccia d'angelo». Alla D'Agostino, Barbatelli si rivolgeva perchè intercedesse con il clan, con cui era in rapporti molto stretti, e ottenesse una dilazione dei pagamenti dovuti dall'imprenditore. Dalle intercettazioni emerge tuttavia che la moglie di Vallanzasca, anzichè aiutare Barbatelli, sollecitava il clan ad affossarlo e a impadronirsi dell'albergo: «La nuora ha appena partorito, che ce ne frega! Questo è proprio un uomo inutile, non ho parole per questo deficiente! Questo è proprio un lordo, un coso lordo!». Quote della struttura, è emerso dalle indagini, sono effettivamente state rilevate dalla donna.

«Io sto tribolando con quello stronzo di Leonardo Coen che mi sta rompendo le balle con questo libro, perchè lui a tutti i costi vuole entrare nel progetto cinematografico però io non ce lo voglio»: così Antonella D'Agostino parlava del giornalista Leonardo Coen, autore assieme allo stesso Vallanzasca del libro «L'ultima fuga». La conversazione della donna con il capoclan di Mondragone (Caserta) Giuseppe «Peppino» Perfetto è contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta dei pm della Direzione Distrettuale Antimafia Catello Maresca e Cesare Sirignano.

«Allora - dice ancora la donna riferendosi a Coen - sta trovando delle scuse: la data, non la data e cioè perchè dice, ma no perchè non facciamo una, cioè...
Peppino, si vuole mettere in mezzo... che dovrei fare 'La Casalese' e vedo di farlo con la Mondadori perchè mi sono scocciata, insomma».
© RIPRODUZIONE RISERVATA