Nell'ambito delle indagini, gli agenti della Polizia Stradale del capoluogo salentino in collaborazione con i poliziotti della sezione di Polizia giudiziaria del Tribunale di Lecce hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari a firma del gip di Lecce Simona Panzera su richiesta del sostituto procuratore Antonio Negro. Un altro indagato è stato sottoposto a misura interdittiva allo svolgimento dell'attività lavorativa. L'operazione è stata denominata "Micosa". Sarebbero una sessantina - a quanto si è appreso - le persone indagate; 38 gli episodi incriminati accertati in tre anni d'indagine.
Maxi truffa assicurazioni a Lecce, 12 arresti: ci sono medici, avvocati e carrozzieri
1 Minuto di Lettura
Lunedì 22 Dicembre 2014, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 10:04
Un giro di false assicurazioni auto è stato scoperto a Lecce: si tratta di una maxi truffa milionaria che vedrebbe coinvolti carrozzieri, e insospettabili avvocati, periti e medici.
Nell'ambito delle indagini, gli agenti della Polizia Stradale del capoluogo salentino in collaborazione con i poliziotti della sezione di Polizia giudiziaria del Tribunale di Lecce hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari a firma del gip di Lecce Simona Panzera su richiesta del sostituto procuratore Antonio Negro. Un altro indagato è stato sottoposto a misura interdittiva allo svolgimento dell'attività lavorativa. L'operazione è stata denominata "Micosa". Sarebbero una sessantina - a quanto si è appreso - le persone indagate; 38 gli episodi incriminati accertati in tre anni d'indagine.
Nell'ambito delle indagini, gli agenti della Polizia Stradale del capoluogo salentino in collaborazione con i poliziotti della sezione di Polizia giudiziaria del Tribunale di Lecce hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari a firma del gip di Lecce Simona Panzera su richiesta del sostituto procuratore Antonio Negro. Un altro indagato è stato sottoposto a misura interdittiva allo svolgimento dell'attività lavorativa. L'operazione è stata denominata "Micosa". Sarebbero una sessantina - a quanto si è appreso - le persone indagate; 38 gli episodi incriminati accertati in tre anni d'indagine.