Ignote le cause del suicidio, le indagini sono state avviate dagli agenti della Questura di Trieste nel massimo riserbo e proseguono con altrettanta discrezione. Secondo qualcuno, il sacerdote era prossimo a un trasferimento in un'altra parrocchia ma la voce non trova conferme nell'ambiente ecclesiastico.
Lo stesso arcivescovo non ha voluto rilasciare dichiarazioni. «È molto scosso, è turbato» ha fatto sapere il suo segretario, don Mario, che gli è stato vicino a lungo subito dopo il rinvenimento del cadavere. E poi, ovviamente, le domande degli investigatori, le procedure di rito. Sul posto è giunta immediatamente una pattuglia della Squadra Volanti, rinforzata subito dopo da personale della Squadra Mobile. Mentre gli agenti effettuavano i sopralluoghi del caso, altro personale si è messo a disposizione dei familiari.
Tra le poche notizie che sono filtrate, c'è quella, comprensibile, secondo la quale don Max Suard ha atteso di restare da solo nella canonica per compiere il tragico gesto.
Questo sarebbe avvenuto non molto tempo prima dell'arrivo dell' arcivescovo. Gli investigatori stanno ora ricostruendo le ultime ore di vita del parroco e setacciando nella sua vita privata nel tentativo di individuare le cause che hanno spinto don Max a impiccarsi.
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