Treno deragliato ad Andora, il procuratore: «La frana causata dall'uomo»

L'Intercity deragliato ad Andora a causa di una frana
4 Minuti di Lettura
Sabato 18 Gennaio 2014, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 13:37

Si prevedono tempi lunghi per intervenire sulla frana che ha fatto deragliare un treno ieri a Andora e di fatto troncato il collegamento ferroviario con la Francia. «Adesso non possiamo intervenire - ha detto all'ANSA il sindaco di Andora Franco Floris - perchè l'intera area è sotto sequestro ma le verifiche geologiche saranno fondamentali anche per capire come fare a fermare la frana e a proteggere la linea ferroviaria. Temo però che i tempi saranno lunghi».

La frana a Andora «si sta muovendo e ancora continua a piovere.

Se collassa di colpo sul treno, il convoglio potrebbe finire in mare». Lo ha detto all'ANSA il sindaco di Andora Franco Floris che ha ribadito «non c'è alcun pericolo per le persone. L'area è stata messa in sicurezza, è sotto sequestro e per questo non si può intervenire ma prevedo tempi abbastanza lunghi». Inchiesta della procura per verificare le autorizzazioni della villetta sul fronte della frana.

La frana «avrà un fronte di 200 metri e un'altezza di circa 200 metri. Sono numeri molto approssimativi ma credo che siano caduti sulla linea oltre 35 mila metri cubi di materiale», ha detto Floris. Il terreno «ha assorbito tutto quello che poteva assorbire - ha continuato il sindaco - e ormai dilava e non assorbe più. Ma se penso a quello che è successo e che 200 persone sono tornate a casa da questo disastro con le loro gambe posso dire che nel disastro siamo stati anche fortunati. Poteva davvero essere una tragedia».

«Opera dell'uomo» «L'impressione che ho avuto sorvolando il luogo del deragliamento è che ci troviamo di fronte non all'opera del fato ma dell'uomo». Lo ha detto all'ANSA il procuratore capo di Savona Franco Granero che ha compiuto un sopralluogo sul luogo del deragliamento riferendosi alle villette costruite sulla ferrovia.

«Quello che ho visto sul luogo del deragliamento è una situazione incredibile - ha detto i procuratore capo Granero -. Proprio a picco sulla ferrovia sono state costruite villette a schiera. Non aver avuto vittime è stato un miracolo. Per questo dico che quanto è successo non è frutto dell'imponderabile ma credo che sia proprio opera dell'uomo».

La procura di Savona ha disposto il sequestro dell'intero ufficio tecnico del comune di Andora dove in queste ore si trova la squadra di polizia giudiziaria che sta cercando le autorizzazioni a costruire le villette a strapiombo sulla linea ferroviaria.

Lettera a Letta e Lupi Il sindaco Floris ha scritto al premier Enrico Letta e al ministro dei Trasporti e Infrastrutture Maurizio Lupi sul raddoppio del trattato di binario dove ieri è deragliato l'intercity. «Da oltre un anno e mezzo - dice il sindaco di Andora - il cantiere per il raddoppio della linea del ponente. I lavori lungo la linea tra San Lorenzo e Andora, dove ieri mattina è deragliato il treno, sono sospesi. Tra Andora e Finale Ligure il raddoppio è ancora fermo sulla carta», scrive il sindaco secondo il quale «ora è arrivato il momento di mettere da parte le parole e di agire per il bene della collettività se non vogliamo continuare a vivere in una terra da terzo mondo con un'Aurelia Bis che si ferma ad Alassio, un'Autofiori carissima dove transitano fiumi di camion e una linea ferroviaria ancora a binario unico dove sono possibili incidenti come quelli di ieri».

Rfi ha presentato una denuncia contro ignoti per la frana. Rfi ha annunciato anche la richiesta di risarcimento danni. Lo rende noto l'ufficio stampa di Rfi. Sotto il coordinamento della prefettura di Savona, Regione Liguria, Provincia e Comune di Savona, Capitaneria di porto, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Forze dell'ordine e Gruppo Ferrovie analizzeranno la situazione per definire i tempi e le modalità di intervento per la rimozione del convoglio e la messa in sicurezza del tratto ferroviario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA