Trasimeno, muore bimbo di 11 mesi
lasciato dal padre 3 ore nell'auto al sole

Il padre con il corpo del piccolo in braccio (foto Crocchioni - Ansa)
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Venerdì 27 Maggio 2011, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:21

ROMA - Jacopo, un bambino di 11 mesi morto nella zona di Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, dopo essere rimasto non si sa per quanto tempo chiuso nell'auto dei genitori. Inutili i soccorsi prestati dal personale del 118. La vicenda richiama quella della piccola Elena, morta ad Ancona dopo essere stata dimenticata per 5 ore in auto dal padre.

La tragedia è accaduta nel parcheggio del Club velico Trasimeno. I carabinieri stanno ricostruendo per quanto tempo e per quale motivo il bambino sia rimasto nell'auto del padre, una Opel Corsa verde, prima del malore. Sulla zona stamani splendeva il sole con una temperatura vicina ai 30 gradi.

La causa della morte è la prolungata esposizione ai raggi solari all'interno dell'autovettura, che ha provocato un arresto cardiocircolatorio. È quanto emerge da una prima ricostruzione ufficiale fornita dai carabinieri. Secondo gli investigatori verso le 9-9.30 il padre aveva parcheggiato l'auto nel piazzale antistante il club velico, lasciando il bambino all'interno del veicolo. Alle 12.30 il padre, tornato all'auto per fare rientro a casa, ha trovato il figlio esanime e ha cercato inutilmente di soccorrerlo, chiamando poi il 118. L'equipaggio dell'ambulanza ha potuto solo constatare il decesso del bambino. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Perugia Mario Formisano, che ha disposto l' autopsia del piccolo e il sequestro dell'auto.

Il padre del bimbo è stato indagato per omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto da parte della procura di Perugia, che coordina le indagini, in vista dell'autopsia in programma domani. L'uomo, sotto choc, non è stato ancora sentito dai carabinieri. Dalle indagini condotte è emerso che l'uomo stamani ha lasciato casa per accompagnare la moglie al lavoro quando il bambino era già nella vettura. Si è quindi recato al club velico del Trasimeno dove solo in tarda mattinata si è ricordato del bambino.

Il papà del bimbo risiede a Passignano sul Trasimeno e lavora al club velico come factotum: l'uomo lavora presso la struttura dal martedì alla domenica, normalmente dalle 9.30 alle 12.30 ma con orari piuttosto flessibili, come marinaio ma curando anche la sede e altre attività della struttura. La mamma è una psicologa albanese. I due si sono sposati da poco. Entrambi sono stati portati all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia in stato di choc da un equipaggio del 118. Sono stati assistiti al pronto soccorso, dal quale hanno poi raggiunto la camera mortuaria dove è stato portato il bambino.

«Jacopo era il loro faro - dice Aurelio Forcignanò, presidente del Club velico Trasimeno - Mi sento impotente davanti a un dramma come questo», Il presidente del club ricorda che il padre del bambino era originario di Passignano sul Trasimeno da dove anni fa era emigrato in Svizzera. Quindi il ritorno nella piccola città umbra sulle sponde del Trasimeno. «Lavorava giorno e notte - dice - per ristrutturare la casa dei genitori. I nostri soci, ma più in generale la gente del paese lo adorano per la sua serietà. Con la moglie sono innamoratissimi ed erano stati uniti ancora di più da quel figlio». Il presidente del club velico ha ricordato che si sono sposati su una piccola chiesa dell'isola maggiore antistante proprio al club velico.

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