Colpa di una telecamera di sicurezza dell’Actv, piazzata nel sottopasso e nell'ascensore del tram alla stazione di Mestre, e di alcuni dipendenti infedeli che hanno ripreso il video e l’hanno postato su Whatsapp da dove poi è stato ripreso e rilanciato migliaia di volte.
Actv ha denunciato quattro ispettori della centrale operativa alla Polizia Postale ma anche i genitori dei due ragazzini (lui appena maggiorenne e lei minorenne) si sono mossi contro l’Azienda di trasporto.