Bari, test truccati per entratre nella Guardia di Finanza, 7 indagati. La procura: «C'era un tariffario»

Bari, test truccati per entratre nella Guardia di Finanza, 7 indagati. La procura: «C'era un tariffario»
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Sabato 30 Novembre 2013, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 16:54
​Tremila euro: la somma che sarebbe servita per superare i quiz e cio il primo step del concorso per entrare nella Guardia di finanza. È questa l'ipotesi sulla quale sta lavorando la procura di Bari che ha aperto una indagine. Il fascicolo per il momento conta sette indagati, tra loro anche un ufficiale delle Fiamme Gialle in servizio a Roma, ex militari e cittadini e cittadini che avrebbero pagato sperando di poter superare il concorso per diventare maresciallo della Guardia di finanza. La notizia è pubblicata sulla edizione di Bari de «La Repubblica». Secondo l'accusa, l'ufficiale della Guardia di finanza e gli ex militari indagati avrebbero chiesto una somma di denaro, garantendo - è detto dell'articolo del giornale - il superamento del primo step della selezione, e cioè i test a risposta multipla (prove che per il concorso per 297 posti di allievi marescialli si sono svolte a Bari tra aprile e maggio 2013, nella caserma della Guardia di Finanza, a Palese). La procura ipotizza la presenza di un vero e proprio 'tariffariò. Per il superamento del quiz e quindi l'ammissione alla prova scritta la somma pattuita era di 3.000 euro. Le indagini sono condotte dalla stessa Guardia di finanza che a Roma, dove è in servizio uno degli indagati, nelle scorse settimane, ha eseguito alcune perquisizioni.
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