Test di medicina, il presidente Cineca: «Scivolati su un errore umano, l’informatica non c’entra nulla»

Test di medicina, il presidente Cineca: «Scivolati su un errore umano, l’informatica non c’entra nulla»
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 3 Novembre 2014, 00:40
Un errore umano più che informatico, quello compiuto dal Cineca di Bologna durante le prove per il concorso delle scuole di specializzazione in Medicina.



«Abbiamo prestato scrupolosamente attenzione a innumerevoli dettagli, con il personale impegnato a lavorare giorno e notte prima delle prove, eppure non abbiamo visto quella buccia di banana che ci ha fatto scivolare». Il presidente del consorzio interuniversitario, Emilio Ferrari, a capo dell'istituto dal 17 gennaio 2011, ha annunciato le dimissioni.



Professor Ferrari, sta ammettendo che l'errore sull'inserimento delle domande nel database è di natura umana: qualcuno tra i suoi dipendenti ha sbagliato a inserire i quesiti. Non le sembra, questo, più grave di un disguido informatico?

«È stato un mero errore materiale, l'inversione di due aree di domande che non ha nulla a che vedere con un intoppo tecnico, per questo ho deciso di presentare le dimissioni, che sono un atto dovuto, dal momento che mi trovo a ricoprire la carica di presidente».



A quei dipendenti coinvolti nel processo d'inserimento delle prove cosa accadrà?

«Ora abbiamo un unico obiettivo: quello di garantire lo svolgimento dei test di recupero in maniera regolare. Una volta terminata questa fase faremo tutte le valutazioni del caso».



Non bastava compiere prima una verifica sulla trasmissione delle domande, piuttosto che giocare alla "diretta" su un concorso tanto delicato?

«Il lavoro cui siamo stati sottoposti è stato lungo e frenetico. Sicuramente i sistemi complessi andrebbero testati prima. Noi non abbiamo avuto il tempo materiale per compiere le verifiche. Una prova sistematica ci avrebbe consentito di risolvere questo errore banale».



Non si chiede, allora, troppo a un istituto che lavora su più fronti?

Abbiamo dato prova in altre occasioni di condurre il lavoro in maniera scrupolosa e credibile».



Come nel caso del test per l'ingresso a Medicina e per i plichi manomessi delle prove inviati proprio dal Cineca a Bari?

«In quel caso la procedura di preparazione fu condotta seguendo le regole. I plichi per Bari uscirono integri dall'istituto, con tanto di firma apposta da un referente del Miur. Ci sono persino le videocamere a dimostrarlo. Furono manomessi in fase di trasporto e non di elaborazione».



Tutto il mondo conduce concorsi pubblici elettronicamente. I problemi italiani derivano da una carenza strutturale o professionale?

«Non ho dubbi sulla capacità dei miei dipendenti. L'errore purtroppo può verificarsi lo stesso. Credo che si debbano migliorare le caratteristiche di questi concorsi, la loro programmazione e l'organizzazione generale, che non dipende dal Cineca»".



Ha avuto modo di discutere con il ministro Giannini?

«Ho parlato personalmente con il ministro sabato sera, garantendole il sicuro svolgimento per le prove di recupero».



Quindi inizierete a lavorare ai test di recupero?

«Da domani acquisiremo le nuove 60 domande e da mercoledì saremo già in grado di ripetere la prova che probabilmente si svolgerà, invece, il 7 novembre. Stavolta, garantisco, senza errori».
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