Terremoto a Napoli: scosse avvertite dalla popolazione, gente in strada

Terremoto a Napoli: scosse avvertite dalla popolazione, gente in strada
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Ottobre 2015, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 13:31
Molte lievi scosse di terremoto sono state avvertite a Napoli dalla popolazione nella zona di Pozzuoli e nei quartieri dell'area flegrea. In molti per precauzione sono usciti da case e uffici. Secondo i dati dell'Osservatorio Vesuviano, le scosse non hanno superato i due gradi della scala Richter.



Secondo i dati dell'Osservatorio Vesuviano, le scosse non hanno superato i due gradi della scala Richter. Alcune persone sono scese in strada e alcune scuole, fra le quali la International School nell'area ex Nato di Bagnoli, sono state evacuate in via precauzionale. Non si segnalano danni a cose o persone.



Lo sciame sismico è stato di ben 27 scosse: la prima avvertita alle ore 9,20 e l'ultima alle 10,20 che tra l'altro è quella più forte registrata dall'Osservatorio vesuviano di 2.3 della scala Richter localizzato nell'area della Solfatara ad una profondità di 2 chilometri. Le zone maggiormente colpite sono quelle di Agnano, Bagnoli, Solfatara, Pozzuoli centro e Pozzuoli alta.



Gli esperti spiegano che «si tratta di scosse lievi, causate da un bradisismo fisiologico. Niente di preoccupante anche se erano 4 anni che questo tipo di fenomeno era scomparso».



Le aree dove la popolazione ha avvertito di più il movimento sussultorio che fa pensare a un ritorno del bradisismo, sono il centro storico, la Solfatara, Arco Felice e Toiano. Non si registrano danni, ma soltanto tanto spavento. Non è stato dato allarme di evacuazione degli edifici pubblici.



Nelle scuole vicine alla zona del vulcano Solfatara di Pozzuoli (Napoli) - la «Virgilio» e la «Giacinto Diano» - e in quella di via Campana, a Pozzuoli, gli allievi sono stati fatti uscire in via precauzionale e ora attendono disposizioni nei cortili. Le scosse - si è saputo - sono state avvertite in particolare nella zona di via Pisciarelli, ad Agnano, che dovrebbe essere l'epicentro del fenomeno.



(Hanno collaborato Elisabetta Froncillo, Franco Mancusi, Nello Mazzone e Pasquale Guardascione)