Scossa di terremoto di magnitudo 5,2 epicentro in Toscana: il Nord Italia trema. Crolli e tre feriti

Scossa di terremoto di magnitudo 5,2 epicentro in Toscana: il Nord Italia trema. Crolli e tre feriti
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Venerdì 21 Giugno 2013, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 15:24

ROMA - Un sisma di magnitudo 5.2 si verificato alle 12,33 fra le province di Lucca, Massa e La Spezia. Il forte terremoto stato avvertito distintamente in tutto il Centro-Nord. Tre persone sono rimaste ferite mentre scappavano dagli edifici in cui si trovavano, in Lunigiana. Non si tratta comunque di feriti gravi, i tre hanno riportato solo lievi contusioni, mentre un'altra persona stata colta da infarto per lo spavento, a Giuncano. Italia dalla Liguria a Piemonte e Lombardia, dall'Emilia a Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Molta paura e gente in strada nei centri abitati, segnalati crolli in Lungiana, a Fivizzano e Casole dove sarebbero rimaste danneggiate alcune abitazioni con la caduta di tetti. Una persona sarebbe rimasta ferita in località Postella. I Vigili del Fuoco segnalano edifici lesionati ma, per ora, non situazioni di danni gravi.

I comuni prossimi all'epicentro sono Minucciano, Fivizzano (dove si è recato il prefetto Paolo Tronca, capo dipartimento della Protezione civile), Fosdinovo e Casola Lunigiana. Il terremoto è avvenuto alla profondità di 5 chilometri. È stato quindi molto superficiale e il comune più vicino alla zona dell'epicentro è Minucciano (Lucca).

La scossa di terremoto con epicentro a Fivizzano (Massa Carrara) è stata avvertita fortemente anche in altre città della costa toscana. A Pisa è stato evacuato il Consiglio comunale, riunito a Palazzo Gambacorti. A Lucca, sempre in via precauzionale, è stato evacuato il Palagiustizia che ospita Procura e Tribunale. Anche a Empoli (Firenze) sono stati evacuati uffici comunali e alcune scuole. In alcune zone della Garfagnana e della Lunigiana si sono registrate interruzioni di elettricità.

Crolli e un ferito in Lunigiana. Secondo le prime indicazioni giunte alla sala operativa della protezione civile della provincia di Massa Carrara, si segnalano crolli in Lunigiana, a Fivizzano e Casole. Sarebbero rimaste danneggiate alcune abitazioni con la caduta di tetti. Una persona sarebbe rimasta ferita in località Postella.

Evacuato condominio in Emilia. Danni a Busana a Castelnovo Monti, sull'Appennino Reggiano, per la scossa di terremoto in Lunigiana. A Busana - spiega una nota dei carabinieri di Reggio Emilia dopo che da tutti i comandi dell'Arma, su disposizione del Comandante Provinciale Colonnello Paolo Zito, sono partite numerose pattuglie per le verifiche e per garantire l'eventuale assistenza - sono caduti dei calcinacci e si è aperta qualche crepa nella Casa della carità e nel municipio. A Castelnovo Monti si registrano lesioni e crepe ad una palazzina composta da 11 appartamenti (di cui 4 abitati) che è stata dichiarata inagibile. Il sindaco, d'accordo con i tecnici, ha emesso a scopo precauzionale un'ordinanza di sgombero. Sono state evacuate quattro famiglie, composte complessivamente da otto persone che momentaneamente troveranno alloggio da familiari. Chiusa anche una via, a scopo precauzionale, dove sono cadute delle tegole, per pericolo di crollo di una torretta all'ultimo piano di uno stabile disabitato. Cadute tegole anche in un'altra via. Su indicazione di un amministratore, allertato dai condomini, sono in corso accertamenti, da parte dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco, sulla staticità di un condominio della frazione Cerreto Laghi di Collagna, comune confinante con quello di Fivizzano, epicentro del sisma. Sono in corso nell'intera provincia ulteriori verifiche a cura dei carabinieri reggiani coordinati dalla Prefettura di Reggio Emilia nella persona del Prefetto Antonella De Miro, soprattutto anche nelle zone della bassa reggiana colpite dal sisma del maggio 2012.

Chiese lesionate nel modenese. Sono tre le chiese lesionate in provincia di Modena a causa del terremoto in Lunigiana. Sono quella di San Domenico a Modena e quelle di Pievepelago e Sant'Andrea Pelago in Appennino, mentre sono stati registrati danneggiamenti lievi ad edifici nei comuni di Modena e Carpi. Lo rende noto la prefettura di Modena che in una nota non esclude che «gli accertamenti ancora in corso possano mettere successivamente in luce situazioni di aggravamento nelle strutture già danneggiate dal terremoto dello scorso anno». Il prefetto di Modena Benedetto Basile ha convocato una riunione urgente in prefettura per fare il punto della situazione, a cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, rappresentanti dei Comuni di Modena e Carpi e della Provincia. Il Comune di Modena ha assicurato controlli mirati notturni nei parchi per verificare l'eventuale presenza di cittadini che non desiderano far rientro nelle proprie abitazioni e necessitano di assistenza. A Modena resta aperto il cimitero di San Cataldo, mentre sono stati chiusi gli altri, in attesa di ulteriori verifiche. L'evolversi della situazione - fa sapere la prefettura di Modena - verrà attentamente seguito anche mediante l'attivazione, nei comuni appenninici di Pievepelago, Fiumalbo e Frassinoro, dei Centri Operativi Comunali di protezione civile.

Chieste le tende in Lunigiana. «Si tratta di uno sciame sismico in evoluzione». È quanto spiega il capo di gabinetto della prefettura di Massa Carrara dove la sala operativa integrata ha già chiesto l'invio di alcune tende e brandine per le persone che preferiranno trascorrere la notte fuori dalle loro abitazioni. Potrebbe trattarsi di qualche centinaio di persone, «ma ancora non siamo in grado di dare numeri precisi», ha affermato il capo di gabinetto.

Centri di accoglienza nelle scuole. Il comune di Minucciano sta allestendo centri di accoglienza alla scuola elementare di Gorfigliano e alla scuola media di Gramolazzo. Anche il palazzo municipale sarà a disposizione di eventuali sfollati e di chi, per paura di altre scosse, sceglierà di non rientrare in casa. Sono intanto cominciati i sopralluoghi per verificare l'agibilità di molte abitazioni che hanno riportato grosse crepe nelle pareti.

Frana a Equi Terme. Una frana avvenuta in seguito al terremoto ha isolato l'abitato di Equi Terme nel comune di Fivizzano in Lunigiana. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco.

Repliche in Toscana, la più forte di 4,0. Sono stati finora una ventina le repliche della scossa che alle 12,33 di oggi ha colpito la Lunigiana. Lo rende noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). I terremoti sono stati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dopo l'evento di magnitudo magnitudo 5.2 che ha interessato alcuni Comuni tra le Province di Lucca e Massa. La replica più forte, del 4,0, è avvenuta alle 14.12 in una zona a Nord-Est dell'epicentro del terremoto delle 12.33.

L'onda sismica è arrivata in tutto il Nord Italia ed è stata avvertita in Emilia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia. In Emilia è stata avvertita una doppia scossa sismica prolungata. Sono arrivate nei minuti successivi molte telefonate allarmate ai centralini dei Vigili del Fuoco. In alcuni casi le persone sono uscite da uffici e abitazioni.

Paura a Reggio Emilia. La scossa è stata nettamente avvertita tra Bologna, Modena e Reggio Emilia intorno alle 12.30 di questa mattina. Il movimento tellurico è stato sentito sia ai piani alti che a quelli bassi degli edifici e in alcune zone, tra cui quelle del modenese già colpite dal sisma di un anno fa, le persone sono scese in strada impaurite. Numerose le segnalazioni ai vigili del fuoco.

Evacuata l'aula dove era presente il ministro Idem. Proprio quando il ministro per le Pari Opportunità stava iniziando a parlare si è avvertita la forte scossa e l'aula è stata evacuata (VIDEO)

MULTIMEDIA

- La mappa

- L'epicentro

- Gente in strada a Modena

- Video, paura per il ministro Idem

Evacuate fabbriche a La Spezia. Impiegati, studenti e scolari e in strada questa mattina alla Spezia per le scosse di terremoto, molto forti, che hanno causato qualche spavento ma, a quanto risulta finora, nessun danno grave. Da numerosi uffici nel centro cittadino gli impiegati sono scesi in strada quando hanno avvertito le prime scosse per poi tornare al lavoro. Sono scesi in strada anche studenti e scolari delle scuole ancora aperte. In alcuni casi i ragazzi hanno poi fatto rientro nelle aule, in altri vigili urbani e tecnici stanno ancora verificando eventuali danni alle strutture. I vigili del fuoco hanno effettuato controlli in alcuni edifici di Sarzana e della Spezia 2, senza riscontrare danni alle strutture, in alcuni casi hanno accertato piccole crepe negli intonaci. Nel centro della Spezia un call center ha subito il crollo di alcuni pannelli della controsoffittatura. Centinaia le telefonate ai vigili del fuoco e alla protezione civile, ma nessun danno rilevante agli edifici. L'unico episodio per il quale è stato richiesto l'intervento dei pompieri è avvenuto in un call center dove alcuni pannelli insonorizzanti del controsoffitto sono caduti a terra senza provocare danni.

La Spezia. I vigili del fuoco del comando provinciale della Spezia hanno ricevuto numerose chiamate di cittadini allarmati per la scossa di terremoto. Finora sono stati segnalati danni soltanto a un call center del capoluogo in cui sono crollate le controsoffittature.

Gente in strada a Carrara e nel Pistoiese. Molte persone hanno abbandonato la loro abitazione e sono scese in strada a Carrara. Stessa scena anche a Marina di Carrara. Al momento non si segnalano danni. Il sisma è stato avvertito distintamente lungo la costa toscana ed anche a Pisa e Livorno. Paura, gente in strada e tante telefonate ai vigili del fuoco anche nel Pistoiese.

Trema anche Firenze e altre località toscane come Livorno e in Versilia. Paura anche a Torino per la scossa avvertita in modo lieve ai piani alti delle case.

Una scossa di terremoto è stata avvertita in quasi tutto il Veneto intorno alle 12.45. Secondo quanto si è appreso dai vigili del fuoco al momento non ci sarebbero danni a persone o cose. La scossa è stata chiaramente avvertita nelle province di Verona, Vicenza, Padova, Rovigo e Venezia.

La scossa è stata avvertita anche in Friuli Venezia Giulia, in particolare nella zona di Gorizia e Monfalcone, la scossa di terremoto delle 12.36. Lo si apprende dalla sala operativa della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, che al momento non registra danni a cose o persone.

Ferrovia, ripreso traffico su Bologna-Piacenza.I tecnici della Rete Ferroviaria italiana proseguono i controlli sulla linea Aulla-Lucca, la cosiddetta Garfagnana, e sulla Pontremolese, dopo le scosse sismiche registrate in Lunigiana nella tarda mattinata. Risulta invece regolare la circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità Milano-Bologna e sulla linea convenzionale Bologna -Piacenza.

Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli sarà nelle zone delle province di Massa Carrara e Lucca colpite dal terremoto. Lo comunica la Protezione Civile, precisando che Gabrielli sarà intorno alle 11 in Lunigiana, per poi spostarsi in Garfagnana. «Siamo stati costantemente in contatto con le strutture di protezione civile delle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Liguria che si sono attivate prontamente per dare il necessario supporto alle popolazioni»; afferma Gabrielli. «Le riunioni di domani sul territorio, passata anche la notte, serviranno per fare il punto della situazione prima di tutto con i sindaci e gli amministratori locali e per raccogliere le eventuali richieste di supporto che, nel caso, potranno essere messe in campo dal Servizio nazionale della protezione civile».

Sono tanti gli abitanti dei comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, che passeranno la notte fuori dalle proprie abitazioni . La paura spinge tanti abitanti dell'area dell'epicentro a presentarsi nelle scuole aperte dal Comune dove sono arrivate, o stanno arrivando, le brandine inviate dalla Protezione civile della Regione Toscana. Molti, però, preferiscono non allontanarsi dalle proprie abitazioni e dormire nelle loro auto anche se qualcuno «esorcizza» l'evento dormendo nel proprio letto. In tutte le frazioni dei due comuni della provincia di Massa Carrara e anche a Minucciano (Lucca) la Protezione civile è presente con i volontari e a Fivizzano è stato allestito un centro di comando locale dei Vigili del fuoco.

I geologi. Un sisma di 5.2 della scala Richter a soli 5 km di profondità «è sicuramente un terremoto forte che avrebbe potuto causare morti e crolli. Questo, stando alle prime notizie, non si è verificato. Forse la consapevolezza di quelle popolazioni di vivere in un'area ad elevato rischio sismico ha fatto sì che esse stesse abbiano preteso di vivere in case sicure e costruite bene. Dobbiamo estendere questo modello di prevenzione, attraverso l'informazione, a tutto il Paese». Lo afferma Gian Vito Graziano , presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, a poche ore dal terremoto che ha colpito quasi tutto il Nord Italia. «Non dobbiamo avere paura dei terremoti - aggiunge - ma delle case costruite male. Con il rischio sismico dobbiamo sapere convivere e dobbiamo prevenirlo con costruzioni adeguate, studi di microzonazione, investimenti mirati ed informazione». «L'Italia è sismica, molti edifici sono in aree di elevato grado di sismicità, milioni di cittadini risiedono in zone che sono potenzialmente ad elevato rischio sismico. L'arma che abbiamo - ribadisce - è quella della prevenzione, che deve essere fatta con gli investimenti, ma anche con la giusta informazione».

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