Valanga a Claviere, muore uno sciatore quindicenne: denunciato amico per omicidio colposo

Valanga a Claviere, muore uno sciatore quindicenne: denunciato amico per omicidio colposo
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Domenica 29 Dicembre 2013, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 17:57
​Ancora un morto sepolto da una slavina mentre sciava fuoripista. il nono in quattro giorni. A perdere la vita oggi, in Piemonte, stato un liceale quindicenne di Torino che era in Val di Susa per le vacanze insieme ad amici e parenti. Una slavina con un fronte di settanta metri lo ha travolto mentre scendeva un tratto in forte pendenza a Claviere, nella zona del Colletto Verde la cui rischiosità è tra le più segnalate proprio per il formarsi di valanghe. Con lui c'era un giovane di venticinque anni, che è stato denunciato per omicidio colposo e valanga. «Lì ne scendono tutti gli anni - ha spiegato il soccorso alpino - ed è facilissimo provocare slavine, soprattutto dopo precipitazioni tanto abbondanti come quelle degli ultimi giorni».



Intanto, rimane alto anche per domani l'allarme valanghe su tutto l'arco alpino, e la Protezione civile ha emesso l'allerta piogge sul Centro-sud. Sull'incidente in Val di Susa, addebitabile ancora una volta all' imprudenza, la procura di Torino ha aperto subito una inchiesta per stabilire eventuali responsabilità. Il fascicolo è stato affidato al procuratore Raffaele Guariniello. Il magistrato, che nelle scorse settimane ha disposto controlli sulla sicurezza degli impianti da sci nella provincia di Torino, si sta già occupando delle inchieste sulle valanghe cadute a Bardonecchia il giorno di Santo Stefano e ha ipotizzato, nei confronti dei due fratelli del giovane francese morto sotto una di esse, i reati di valanga e omicidio colposo.



Gli stessi reati per i quali è stato denunciato il compagno di discesa della vittima di oggi. In base alle prime ricostruzioni della polizia, il quindicenne e l'adulto, fidanzato di una delle sorelle del minore, avevano intrapreso un percorso fuoripista dopo essere saliti in quota partendo da Monginevro. Il superstite, sommerso dalla slavina fino al bacino, ha raccontato che la massa di neve si è staccata spontaneamente dalla montagna.



In Veneto sta rientrando quasi del tutto l'emergenza black out - anche se ieri sera una trentina di sciatori sono rimasti al buio sulla pista di Zoldo - ma il ministro dello sviluppo Flavio Zanonato vuole approfondire quanto accaduto e ha convocato Enel e Terna a un tavolo tecnico, il 2 gennaio. «In molti casi l'energia elettrica - ha spiegato Roberto Ruggiano responsabile Enel per la rete del Nord Est - arriverà grazie ai gruppi elettrogeni, ma il lavoro continuerà ininterrottamente fino alla rimessa in servizio delle linee. Mentre nelle prime ore dopo il rientro in funzione delle linee di Terna la ripresa del servizio è stata rapida, adesso il lavoro è molto più parcellizzato perchè si tratta di raggiungere località sparse o lontani dai centri abitati».



Nel Comelico ci sono ancora problemi. Al lavoro 400 tecnici dell'Enel. Anche in Piemonte i disservizi energetici sono quasi del tutto terminati. Il governatore Roberto Cota però, come ha già fatto il suo collega Luca Zaia, ha ventilato azioni risarcitorie se tutti gli impianti sciistici non saranno in funzione. Solo quello di San Domenico, nel comune di Varzo, non è riattivato.



Ancora disagi a Genova dove per uno smottamento dovuto alle piogge dei giorni scorsi 24 famiglie sono state evacuate dalle loro case in attesa di verifiche sulla stabilità degli edifici. Da domani sono attese piogge e rovesci anche di forte intensità sul basso Lazio, la Sicilia e la Calabria. Tuttavia l'arrivo della nuova perturbazione dal nord Europa non dovrebbe avere conseguenze di rilievo. Anzi nelle regioni settentrionali dovrebbe affacciarsi il sole e le temperature saranno miti. Gli esperti assicurano Veglione all'asciutto quasi ovunque.
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