I pm Nicoletta Quaglino e Manuela Pedrotta, al termine di sette ore di requisitoria, hanno proposto condanne che variano dai 6 mesi ai 6 anni di reclusione; per la maggior parte dei 53 imputati la richiesta supera comunque i 3 anni. Al vaglio dei giudici ci sono gli scontri avvenuti il 27 giugno del 2011, quando le forze dell'ordine sgomberarono il grande presidio No Tav alla Maddalena di Chiomonte (dove oggi sorge il cantiere del tunnel preliminare della Torino-Lione), e del 3 luglio successivo, quando, durante una manifestazione, gli attivisti attaccarono l'area con quella che la Procura ha definito «un'azione violenta», portata avanti con una «organizzazione che non è esagerato definire militare».
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