Accoltella a morte 18enne per un tablet, arrestato dopo la fuga

La vittima
di Stefania Piras
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Giovedì 25 Settembre 2014, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 19:15
Ucciso per un tablet. E’ successo mercoled notte, a Parma, a Bobi Gheorge Farkas , un romeno di 18 anni. L’omicidio si consumato dopo una lite, alle porte della città, in via Europa, sotto un ponte dove si riparano mendicanti e senza dimora. L’assassino è stato fermato dalla polizia poco dopo il delitto ed è in carcere con l’accusa di omicidio volontario.



Tutto è cominciato verso le tre di notte quando Marian Ian Stamate, 32 anni, è sceso nel greto del torrente Parma per far ritorno alla “base”: una capanna fatta di stracci, cartoni e materassi sporchi.



Aveva bevuto e ha innescato una discussione piuttosto accesa con la vittima: Bobi Gheorge Farkas, 18 anni appena compiuti, gli ultimi quattro passati in Italia con la famiglia tra la riviera adriatica e la Puglia dove aveva lavorato come bracciante. A Parma era arrivato da appena qualche giorno. Durante il litigio scoppiato in piena notte, urla e schiamazzi non sono stati uditi sotto l’enorme galleria del ponte che protegge il letto secco del fiume. Un posto isolato dove trovano rifugio i mendicanti che di giorno sbarcano il lunario lavando vetri ai semafori o chiedendo l’elemosina.



Lo scontro che ha portato all’omicidio, secondo le versioni al vaglio della magistratura, è scaturito da una banale questione legata a un tablet. Stamate pretendeva che il ragazzo gli restituisse la sua carta d’identità data come garanzia per avere in prestito il tablet. Solo che anche Bobi voleva indietro il dispositivo. All’inizio c’è stato un violento diverbio: i ragazzi si sono affrontati a suon di calci e pugni. I famigliari attorno hanno cercato anche di dividerli ma è stato impossibile.



Secondo la ricostruzione fatta dai fratelli dei due a un certo punto Stamate ha dato le spalle alla vittima, il tempo di estrarre un grosso coltello da cucina dal borsello, poi si è girato veloce e ha colpito al collo il diciottenne. La vittima, ferita a morte, ha cercato di mettere insieme un passo dopo l’altro barcollando ma dopo dieci metri è crollata a terra.



Quando i testimoni dell’accaduto si sono avvicinati al corpo del ragazzo e hanno notato il sangue si sono decisi a dare l’allarme alla prima volante che passava di lì per un ordinario controllo notturno. Stamate nel frattempo si era già allontanato. Il ragazzo, invece, è morto poco dopo. Grazie alla descrizione dei testimoni gli agenti sono riusciti a intercettare l’omicida nel giro di poco tempo. Stamate è stato fermato davanti alla stazione ferroviaria di Parma, “pronto a scappare” secondo gli investigatori. Ora è in carcere con l’accusa di omicidio volontario