Accolto dai fedeli con striscioni e musica tibetana, il Dalai Lama è arrivato a Roma per partecipare al quattordicesimo summit dei premi Nobel per la Pace. E la Capitale è pronta ad accogliere una tre giorni di grandi eventi, discussioni, workshop, incontri e celebrazioni.
L’appuntamento si sarebbe dovuto tenere a Città del Capo lo scorso ottobre, ma in seguito alle polemiche scatenate alla decisione del Sudafrica di non concedere il visto al Dalai Lama per non irritare la Cina, su invito del sindaco della Capitale, Ignazio Marino, il vertice è stato spostato a Roma, dove ha sede il comitato organizzatore. Il meeting si aprirà domani all’Auditorium Parco della Musica, per proseguire, poi, fino al 14 dicembre con un calendario fitto di discussioni sulle conquiste e le nuove sfide della democrazia, lo sviluppo sostenibile, la prevenzione delle guerre e della violenza sessuale e di genere, ma anche sulle strategie per una pace duratura e il ruolo delle istituzioni internazionali.
I NOBEL
Ben 22, oltre al Dalai Lama, i Nobel che prenderanno parte all’incontro dedicato, quest’anno, alla memoria e all’eredità di Nelson Mandela.
L’INCONTRO CON IL PONTEFICE
La diplomazia tibetana in occasione del summit romano aveva chiesto un incontro con Papa Bergoglio, tuttavia dal Vaticano hanno fatto sapere che non ci saranno udienze per i Nobel. Papa Francesco, pur provando una «grande stima» nei confronti del leader buddhista, non incontrerà personalmente né lui né le altre alte personalità riunite nella Capitale. Ci sarà, invece, un messaggio del Pontefice, probabilmente a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.
IL DALAI LAMA
Al suo arrivo nella Capitale, il Dalai Lama ha rivolto il suo primo pensiero ai conflitti armati che si susseguono in nome della religione. «Guerre incomprensibili», le ha definite il leader buddhista, aggiungendo la necessità «di promuovere l’armonia tra popoli e credi differenti, come è stato fatto in India che è – ha spiegato il Dalai Lama – un esempio di convivenza pacifica».
IL SUMMIT AWARD
In occasione del meeting, poi, sarà assegnato anche il Peace summit award 2014 e a ritirarlo, domenica prossima, il regista italiano Bernardo Bertolucci. Il riconoscimento, conferito dall’assemblea dei premi Nobel per la Pace a personaggi capaci di distinguersi per l’impegno in tema di solidarietà e diritti umani, negli anni passati è stato conferito a Sharon Stone, Sean Penn, Roberto Baggio, Annie Lennox, Bono, George Clooney, Don Cheadle, Peter Gabriel, Bob Geldof, Cat Stevens, la nazionale di calcio italiana cantanti e Roberto Benigni.