Studente morto in gita, compagni di classe sotto torchio

Domenico Maurantonio
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Giovedì 14 Maggio 2015, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 13:09

Gli investigatori milanesi che stanno indagando sulla morte di Domenico Maurantonio, lo studente padovano precipitato dal quinto piano dell'Hotel "Da Vinci" a Milano mentre era gita scolastica per l'Expo, hanno sentito nuovamente stamane, in questura a Padova alcuni suoi compagni di classe del Liceo "Nievo". Si tratta di giovani già sentiti dalla polizia nell'immediatezza dei fatti, a Milano.

Al momento non si sono appresi particolari sull'esito delle testimonianze.

L'obiettivo sarebbe quello di far emergere nuovi particolari sulle ore che hanno preceduto la tragedia e verificare eventuali incongruenze nei racconti degli studenti fin qui acquisiti.

«Mi hanno interrogato 10 ore a Milano e otto ore qui, non potete capire come sto. Siamo tutti in cerca della verità». È quanto detto da un compagno di classe di Domenico Maurantonio, a conclusione del nuovo interrogatorio, conclusosi da poco in Questura a Padova. Sono circa una decina gli studenti che nella giornata di oggi sono stati ascoltati dagli investigatori a Padova, per far luce su quanto accaduto. Molti di loro hanno preferito non parlare con i cronisti.

I prof informati con una foto sul cellulare. Un'immagine del corpo a terra, scattata con un telefonino: in questo modo scioccante gli insegnanti del 'Nievò che accompagnavano la classe di Domenico Maurantonio a Milano hanno saputo della morte del loro allievo. L'indiscrezione, appresa dall'ANSA, ha trovato conferme oggi in ambienti della mobile di Milano. La foto sarebbe stata mostrata da addetti dell'albergo agli insegnanti che si trovavano già nella saletta colazione. Uno dei professori, docente di storia dell'arte, ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale.

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