Scuola al via, Renzi: precari assunti nel 2015. Giannini: dall'anno prossimo alla maturità solo commissari interni

Scuola al via, Renzi: precari assunti nel 2015. Giannini: dall'anno prossimo alla maturità solo commissari interni
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Lunedì 15 Settembre 2014, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 08:41

Primo giorno di scuola per gran parte degli studenti italiani: l'anno 2014/2015 inizia in una quindicina di regioni.

Un rientro in classe che coincide con l'avvio della consultazione (sul sito www.labuonascuola.gov.it) sulle Linee guida per la scuola varate dal Governo la scorsa settimana. E con le proteste degli studenti che annunciano flash mob davanti alle scuole.

In classe anche il premier Matteo Renzi e i ministri in visita in diversi istituti per testimoniare come la scuola sia una priorità per l'esecutivo. Renzi a Palermo nell'istituto scolastico intitolato a don Peppino Puglisi. Il ministro Giannini a Roma in un istituto tecnico agrario della periferia della Capitale. Nel giorno del 21esimo anniversario della morte del «prete buono» che osò sfidare la mafia, il premier ha scelto di essere nella sede dell'Istituo di via Panzera fortemente voluta da Don Puglisi.

La contestazione a Palermo. Un centinaio di manifestanti tra edili e docenti precari della scuola hanno organizzato un sit-in di protesta dall'ingresso dell'Istituto don Pino Puglisi a Palermo e hanno gridato slogan contro il presidente del Consiglio.

La polizia ha transennato la zona, gli agenti in tenuta antisommossa.

Assunzioni. «I precari della scuola saranno assunti a settembre del 2015. Lo ha dichiarato Renzi durante la visita - Parlando con i cronisti a Palermo dei precari della scuola il premier Matteo Renzi ha sottolineato che la questione «è difficile, perchè anni e anni di stratificazione e promesse non mantenute hanno prodotto una situazione unica in Europa rispetto al corpo docente e un senso di frustrazione dei nostri insegnanti. Noi abbiamo scelto di mettere la parola fine - ha aggiunto - Tutti coloro i quali hanno assunto un diritto, verso i quali lo Stato ha assunto un'obbligazione, vale a dire quelli che fanno parte delle graduatorie ad esaurimento saranno assunti a settembre del 2015, con il nuovo anno scolastico». «Però noi chiediamo di cambiare le regole del gioco. E ai docenti e gli insegnati diciamo che siamo disponibili a portarvi dentro la scuola in modo definitivo, a mettere fine alla "supplentite" - ha concluso - ma voi aiutateci a valorizzare il merito. Ci sono insegnanti particolarmente bravi e quelli meno bravi, che vanno aiutati con la formazione continua e permanente. E questo è interesse degli insegnanti e delle famiglie». Nella scuola ci sono 149 mila persone che hanno l'obbligo di essere assunte. Li portiamo dentro perchè siamo in condizione di valorizzare il merito e chi fa bene il proprio dovere non ha nulla da temere. Con la prossima legge di stabilità - ha proseguito il premier - cambieremo il sistema di funzionamento della scuola».

Combattere la mafia. «Branaccio è la capitale delle scuole d'Italia». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, rivolgendosi agli alunni e ai docenti, intervenendo all'inaugurazione della scuola Don Pino Puglisi. Sul palco dell'atrio dell'istituto vengono premiati gli alunni più meritevoli che hanno ottenuto una borsa di studio. Il premier sul palco ha ascoltato le motivazioni dei premi lette da una docente e ha stretto le mani ai bambini delle scuole elementari e medie. «La mafia è ancora forte non solo a Palermo anzi soprattutto al Nord per le sue connssioni economiche. Ma noi siamo qui per fargli abbassare la testa - ha detto il premier - Combatteremo la mafia ogni giorno, cominciando proprio dalle scuole».

Ministero dell'Istruzione. «Cari ragazzi buon primo giorno. Oggi comincia l'anno de #labuonascuola. Partecipate anche voi su http://www.labuonascuola.gov.it». Così il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, di prima mattina su Twitter.

La novità per la maturità. Dal 2015-2016 cambierà la maturità. Si tornerà ai commissari interni e non ci saranno più costosissime convocazioni da lontano. «Stiamo pensando che l'esame di maturità che è un punto di sintesi della valutazione di un percorso di studi costerà molto di meno primo, e sarà molto più efficace secondo, se lo si restituisce alla valutazione dei professori che seguono i ragazzi tutto l'anno». Lo ha detto ad Unomattina il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che oggi inaugurerà l'anno scolastico 2014-2015 presso l'istituto tecnico agrario 'Emilio Serenì a Roma.

Ministro Boschi. «Comincia un'avventura nuova e bella che dura tutta la vita, la scuola poi finirà ma di imparare non si finisce mai». Il ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elena Boschi, si è rivolta così ai bambini della scuola Mameli, la stessa che lei ha frequentato, stamani a Laterina, suo paese d'origine. I bambini hanno atteso il ministro schierati all'ingresso della scuola ed hanno cantato per lei l'Inno di Mameli. Il ministro ha fatto un breve discorso spiegando ai bambini il suo lavoro e chiedendo loro di esprimersi su una materia che vorrebbero sia introdotta nella scuola: la musica, è stata la risposta di alcuni di loro. Dopodiché ha invitato i bimbi ad entrare in classe e cominciare a lavorare.

«Cercheremo il prossimo anno di mettere chiarezza nella situazione degli insegnanti che sono precari da anni. Dovremo sostituire chi va in pensione, affronteremo anche le nuove necessità perché sappiamo che sarà necessario avere più insegnanti per far fronte alle esigenze degli studenti. Dobbiamo esaurire le graduatorie che già ci sono, dopo di che resterà il concorso lo strumento per accedere all'insegnamento in modo trasparente». Lo ha detto il ministro delle Riforme istituzionali, Maria Elena Boschi, parlando con i giornalisti al termine della visita.

Le proteste. «Questa mattina all'alba abbiamo fatto un blitz davanti al Miur per appendere uno striscione con scritto La scuola siamo noi!». Lo annuncia Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete studenti medi, affermando che «la scuola siamo noi studenti, viviamo sulla nostra pelle tutti i suoi problemi, le sue contraddizioni e i suoi successi, ed è per questo che dobbiamo essere i protagonisti di questa rivoluzione. Vogliamo informare gli studenti, discutere ed elaborare insieme ed in maniera capillare il nuovo modello di scuola che vogliamo». «Vogliamo - continua il portavoce - una scuola che abbia al centro i bisogni degli studenti, che sia un luogo inclusivo e non esclusivo, che sia una scuola veramente pubblica ed accessibile a tutti.

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