Savona, pazienti maltrattati in residenza sanitaria: 12 arresti

Savona, pazienti maltrattati in residenza sanitaria: 12 arresti
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Venerdì 11 Aprile 2014, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 12:44
Con cinquanta giorni di riprese che riportano pi di cento episodi con pugni, calci, schiaffi, umiliazioni, i finanzieri del comando provinciale di Savona hanno documentato i maltrattamenti inflitti ai ricoverati di una residenza sanitaria assistenziale di Vado Ligure.





In base a questi accertamenti il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro ha ottenuto dal gip Fiorenza Giorgi dodici provvedimenti cautelari (nove in carcere e tre ai domiciliari), eseguiti dalle fiamme gialle, a carico degli operatori socio-sanitari della struttura.



«Non fatemi stare con lui, quello mi massacra di botte». È una delle frasi choc che un giovane paziente della Rsa Vada Sabatia ha raccontato ad un parente che ha fatto scattare l'indagine



I pazienti, ricoverati nel reparto denominato 3D, sono persone affette da problemi neurologici e psichiatrici. Ad avviare le indagini sono state le telefonate al 117 dei familiari di alcuni ricoverati che sospettavano che i loro cari fossero maltrattati. Sotto la direzione di Giovanni Battista Ferro, il gruppo dei finanzieri di Savona ha avviato accertamenti tecnici che hanno fissato, in circa cinquanta giorni di riprese, più di cento episodi di maltrattamenti (pugni calci schiaffi umiliazioni) resi evidenti dalla drammatica efficacia delle immagini e dei suoni registrati con l'ausilio delle microspie e telecamere collocati all'interno della struttura. Solo quattro operatori su sedici sono risultati del tutto estranei agli episodi accaduti.



Regione liguria. «La situazione che si è venuta a creare nella struttura di Vada Sabatia a Vado Ligure è gravissima. I maltrattamenti perpetrati a danni di ragazzi disabili sono intollerabili. Per questo valuteremo tutte le misure e le sanzioni da adottare alla luce delle responsabilità dirette degli operatori e di chi ha compiti di direzione della struttura, in primo luogo il rinnovo dell'accreditamento in corso sarà sospeso per una piena valutazione dell'accaduto». Lo dicono gli assessori alla Salute e al Welfare della Regione Liguria, Claudio Montaldo e Lorena Rambaudi, dopo aver appreso la notizia degli arresti dei 12 operatori socio-sanitari che lavoravano nella struttura. «La Asl - hanno detto i due assessori - è in contatto con la magistratura e sulla base di quanto emergerà verranno decise misure, perché quanto fatto contro dei ragazzi disabili, oltre a lasciare sgomenti, ci deve indurre ad una reazione forte».



«La Segesta che gestisce la Rsa di Vado Ligure ci ha assicurato che il personale del reparto Nucleo 3D disabili è già stato sostituito a seguito degli arresti. Noi abbiamo chiesto che il nuovo personale inserito sia monitorato attentamente e che ci sia inviato un elenco con i nominativi e le qualifiche corrispondenti». Lo ha detto Flavio Neirotti, direttore generale dell'Asl 2 dopo un sopralluogo alla Rsa Vada Sabatia compiuto insieme a Maurizio Modenesi, dirigente per le strutture residenziali dell'Asl 2. «È una situazione davvero folle - ha aggiunto Neirotti - che ha lasciato l'amaro in bocca non solo a noi ma anche alla stessa Segesta. Gli arrestati sono operatori che lavoravano nella struttura anche quando era di proprietà della Fondazione Ferrero e poi sono stati assorbiti dal nuovo gestore. Da parte nostra vogliamo capire quali saranno gli sviluppi dell'inchiesta e quindi ci terremo in stretto contatto con la Procura».
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