Sardegna, imprenditore disperato si suicida: l'alluvione aveva danneggiato la sua ditta

Sardegna, imprenditore disperato si suicida: l'alluvione aveva danneggiato la sua ditta
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Venerdì 6 Dicembre 2013, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 11:57
Si tolto la vita stamattina nel cortile della sua abitazione, impiccandosi ad un albero:

Pasqualino Contu, titolare della 3C di Orosei, specializzata nella costruzione di prefabbricati di cemento armato, sposato e padre di due figli, non avrebbe retto all'alluvione del 18 novembre scorso che ha spazzato via anche la sua impresa, compromettendo una timida ripresa. Il corpo dell'uomo è stato scoperto da un passante che poi ha dato l'allarme.



La 3C, sorta nel 1980 inizialmente a Nuoro, quindi trasferita ad Orosei, anche in passato era stata danneggiata dalle forti piogge che si erano abbattute sulla Baronia. Niente al confronto dell'ondata di piena di tre settimane fa che ha devastato anche il territorio del nuorese.



«Sono attonito e scosso». Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato la notizia del drammatico gesto di Pasqualino Contu, che il governatore aveva conosciuto pochi giorni fa nel corso di un sopralluogo nelle zone colpite dall'alluvione. «In questi momenti le parole non servono - ha aggiunto Cappellacci - Di fronte a un dramma umano che arriva dopo il dramma che ha colpito intere comunità, devastato territori e messo in ginocchio aziende e famiglie, l'unica cosa da fare è raccoglierci in silenzio e meditare, stringendoci alla moglie e ai figli dell'imprenditori di Orosei».



La stima dei danni. Ammontano ad almeno 250 milioni di euro i danni provocati a Olbia dalla disastrosa alluvione del 18 novembre scorso. Il dato è emerso oggi pomeriggio in Consiglio comunale che dedica l'intera seduta all'emergenza maltempo causata dal passaggio del ciclone Cleopatra. Complessivamente sono stati colpite 7.000 persone, 3.100 abitazioni al piano terra, 96 imprese artigiane, 104 attività commerciali, 15 imprese agricole, 100 attività professionali. «Una prima stima economica - ha detto in Aula il presidente del Consiglio comunale Vanni Sanna - parla di 140 milioni di danni ai beni immobili e mobili dei privati e di 110 milioni per le strutture pubbliche. Questo dimostra - ha aggiunto - che i soldi fino ad ora stanziati da Governo e Regione sono insufficienti, per questo abbiamo chiesto al presidente della Regione la rimodulazione dei fondi comunitari del quinquennio 2007/2013 e lo sforamento del patto di stabilità».
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