Renzi: «Un miliardo di euro per la Sicurezza, 50 milioni per nuove strumetazioni alle forze di polizia»

Renzi: «Un miliardo di euro per la Sicurezza, 50 milioni per nuove strumetazioni alle forze di polizia»
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Novembre 2015, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 08:34
Il bonus da 80 euro esteso alle forze dell'ordine impegnate in prima linea sul territorio, a prescindere dal reddito. Mezzo miliardo per potenziare la difesa e altrettanto per «rammendare» le periferie, 200 milioni per migliorare equipaggiamenti e 'cybersecurity'.

Ma anche un bonus da 500 euro per 550mila neomaggiorenni da investire per teatri, musei e concerti, insieme a una serie di misure per circa un miliardo destinate all'educazione, perchè la risposta al terrorismo non può essere solo militare ma deve essere soprattutto «culturale». Sono le novità del piano anti-terrorismo annunciate dal premier Matteo Renzi, che saranno messe nero su bianco in legge di Stabilità. In tutto circa 2 miliardi di euro che arriveranno dalla flessibilità aggiuntiva già chiesta alla Ue per l'emergenza migranti.



Risorse inizialmente destinate all'anticipo del taglio Ires che invece dovrà aspettare il 2017. Ma alla Camera la manovra potrebbe arricchirsi anche di un capitolo 'banchè: il provvedimento potrebbe infatti assorbire anche il decreto 'salva-banchè appena varato dal governo, per evitare, viene spiegato, 'ingorghì di fine anno. Una scelta non è ancora del tutto maturata, anche per la delicatezza del tema, ma la questione è già stata al centro di un primo incontro tecnico in vista dell'esame di Montecitorio. Sempre in tema di istituti di credito il governo sta anche lavorando a evitare che il taglio dell'Ires abbia un impatto pesante sui bilanci delle banche, visto che insieme alla tassa sul reddito d'impresa calerebbe anche la deducibilità dei crediti in sofferenza.



Diverse le ipotesi ancora allo studio, che potrebbero però a questo punto essere rinviate, insieme al rinvio del taglio dell'imposta. Se l'arrivo del 'salva-banchè in manovra è dato comunque come plausibile, non dovrebbero avere chance altri provvedimenti urgenti del governo, come il decreto 'Happy days' con le risorse per il dopo-Expo e il Giubileo. È più un decreto «love boat» ha scherzato il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, riferendosi alla natura 'omnibus' di quel testo che quindi difficilmente si può far confluire.



L'altro tema 'caldo' che dovranno affrontare i deputati resta quello del Mezzogiorno, mentre si riducono gli spazi, che già erano minimi, per immaginare nuovi interventi sulle pensioni. Il nodo-Sud è stato «rinviato» dal Senato a Montecitorio proprio per dare tempo ai partiti di maggioranza ma anche allo stesso Pd di trovare una intesa di massima sulle possibili misure. Sul tavolo le proposte più quotate restano quelle di rafforzare gli sgravi fiscali a sostegno dei neoassunti o di introdurre un credito d'imposta. Ma la 'copertà potrebbe rivelarsi molto corta, vista l'esigenza primaria di dare una risposta forte sul fronte della sicurezza. Certo, se si perseguirà il disegno prospettato dal premier, non sarà necessario trovare coperture specifiche per queste misure, visto che dovrebbero essere legate, al posto dell'anticipo del taglio Ires, alla concessione di circa 3 miliardi di ulteriore deficit da parte di Bruxelles (0,2 punti di Pil), che l'Italia aveva chiesto per lo sforzo messo in campo per fronteggiare l'emergenza migranti.



Concessione che sembra possibile anche perchè, si fa notare, sulla spinta dei tragici fatti di Parigi in Ue si sta aprendo un varco anche per 'scontarè le spese per la sicurezza.
In attesa del 'verdetto europeò che arriverà solo in primavera, intanto bisogna mettere in cantiere le norme. Comprese quelle per accelerare sulla riqualificazione delle periferie (per 500 milioni) e per sostenere il diritto allo studio, con altri 50 milioni per le borse di studio universitarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA