Ravenna, affonda nave turca: due morti e quattro dispersi, identificata una delle vittime

Ravenna, affonda nave turca: due morti e quattro dispersi, identificata una delle vittime
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Domenica 28 Dicembre 2014, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 11:22

Tragedia a largo di Ravenna. Due navi mercantili sono entrate in collisione. Una delle due navi, un mercantile turco è affondato. Degli 11 componenti dell'equipaggio della nave turca, due sono morti, quattro sono dispersi. La vittima finora identificata è il 27enne turco Emrah Karadas.

Tra i primi a darne notizia, sul suo account Twitter, il sindaco della città romagnola, Fabrizio Matteucci. «Tragedia del mare - scrive -: due vittime, cinque ricoverati fuori pericolo, quattro dispersi. Operazioni di soccorso proseguono».

Le navi I due mercantili che si sono scontrati al largo di Marina di Ravenna sono il 'Gokbel' e la 'Lady

Azizà, entrambe general cargo.

La prima, quella affondata, batte bandiera turca, ha come 'home port' Istanbul ed era in transito su Ravenna dal porto di Brindisi. È stata costruita nel 2008, è lunga 87 metri e larga 13 e ha una stazza lorda di 2.126 tonnellate.

La seconda batte bandiera del Belize ed è stata costruita nel 1991. È lunga 97 metri e larga 16 per una stazza lorda di 3.828 tonnellate.

L'ultimo porto toccato era stato quello di Tripoli.

Vigili del fuoco e Capitaneria di porto sono impegnati a Marina di Ravenna a soccorrere i passeggeri. Sulle due navi mercantili viaggiavano - a quanto appreso sino ad ora - 11 persone. Partecipa alle operazioni anche un elicottero dei vigili del fuoco di Bologna. Ci sarebbero diversi feriti e alcuni dispersi. Diversi mezzi della Capitaneria di porto di Ravenna e del 118 sono impegnati in attività di soccorso. Sul molo si sono concentrate alcune ambulanze.

Tra i quattro dispersi nello scontro tra due mercantili figurano anche il comandante e il primo ufficiale dell'imbarcazione turca. Una delle due vittime è un ingrassatore di 27 anni; per l'altra si cercano ancora i documenti. Le ricerche sono state sospese con il calare della sera e riprenderanno domani all'alba. In particolare, sulla base della direzione dei venti prevalenti, i soccorritori si concentreranno a sud verso il Cervese.

«Durante la notte - ha spiegato a SkyTg24 il comandante della Capitaneria di Porto di Ravenna, Giuseppe Meli - saranno attivati nell'area

sistemi luminosi», mentre le ricerche, da parte dei soccorritori, riprenderanno nella primissima mattinata di domani. Diversi i mezzi impegnati sin dalla mattinata nelle operazioni di soccorso da quando i due cargo si sono scontrati, verso le 8.40, a tre miglia dal imboccatura del porto ravennate.

Le attività, coordinate dalla Capitaneria di Porto, sono partite immediatamente: intervenute due motovedette della Capitaneria, quattro rimorchiatori, due motobarche degli ormeggiatori, due motobarche dei piloti del porto, una motobarca dei Vigili del Fuoco, una motovedetta della Guardia di finanza e una della Polizia di Stato, oltre a mezzi dell'Aviazione Militare e dei Vigili del Fuoco. I soccorritori per tutta la giornata si sono trovati in difficoltà a causa delle difficili condizioni meteo e del mare, sferzato da venti molto forti e con una visibilità molto scarsa, tanto che un'imbarcazione degli ormeggiatori si è trovata a sua volta in difficoltà.

Al momento della collisione tra i due cargo la visibilità, a causa di una forte nevicata, era estremamente ridotta. I mezzi di soccorso hanno operato con venti da nord nord-ovest di oltre 25 nodi e mare forza 5 in aumento.

Sono ancora diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare la ragione dello schianto. Si va da un errore di manovra, con scarrocciamento di una delle due motonavi e conseguente collisione, a un malfunzionamento tecnico di uno dei radar. In ogni caso le pessime condizioni meteo hanno avuto un certo peso nell'impatto.