Ragusa, vuole donare due milioni all'ospedale, ma l'Asl lo fa attendere e lui se ne va

L'ospedale di Ragusa
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Martedì 4 Agosto 2015, 23:01 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 21:24
RAGUSA - Voleva donare due milioni all'Azienda sanitaria ragusana per comprare apparecchiature mediche e migliorare i servizi del nuovo ospedale "Giovanni Paolo II", ma ha dovuto fare una lunga anticamera ed è andato via. È la surreale vicenda avvenuta a Ragusa dove un benefattore di origini ragusane, ma da anni trapiantato negli Stati Uniti, Giuseppe Giuffrè, ha rinunciato all'idea di donare 2 milioni di dollari all'Asl 7. Il manager Maurizio Aricò, dopo avergli dato appuntamento, gli ha fatto fare una lunga anticamera e lui spazientito se n'è andato.



DONAZIONE ANNULLATA Il manager, appreso della decisione dell'imprenditore italo-americano, si è prontamente scusato ma Giuffrè al momento sembra non avere più intenzione di procedere alla donazione. La parlamentare regionale del M5S Vanessa Ferreri, dopo aver saputo della presunta superficialità con cui il direttore generale dell'Asp 7 ha trattato il potenziale generoso donatore, ha richiesto la convocazione urgente di Aricò in commissione Sanità, affinché chiarisca la vicenda.



LE SCUSE Ferreri si scusa pubblicamente, da segretario della commissione sanità dell'Ars e soprattutto da cittadina ragusana, con il signor Giuffrè, confidando in un suo ripensamento: «A pagarne le conseguenze - dice - sarebbero solo i cittadini». Il presidente della Commissione sanità Pippo Digiacomo dice: «Apprendo con rammarico l'incidente accaduto nei locali dell'Asp di Ragusa che avrebbe fatto desistere il signor Giuseppe Giuffrè dall'annunciata decisione di donare una cospicua somma all'ospedale della città iblea. Sono certo che si sia trattato di un semplice disguido e che possa essere superato». «Avevo incontrato Giuffrè - aggiunge - proprio all'ingresso dell'edificio e avevo avuto modo di ringraziarlo del suo affetto e della sua generosità nei confronti della terra natia e sono profondamente dispiaciuto. A nome mio e della commissione Sanità all'Ars voglio chiedere al nostro fortunato conterraneo di scusare l'incidente assolutamente estraneo al garbo e all'ospitalità della bella terra iblea. I particolari dell'incidente verranno certamente chiariti nelle sedi opportune».