Ragazzo morto in gita, trovati indumenti intimi vicino al corpo

Ragazzo morto in gita, trovati indumenti intimi vicino al corpo
di Claudia Guasco
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Giovedì 21 Maggio 2015, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 13:03
Domenico Maurantonio non indossava mutande ne' pantaloncini quando, domenica 10 maggio, e' precipitato da una finestra al quinto piano dell'hotel Da Vinci. "E non e' stata una caduta accidentale", ribadiscono gli inquirenti.



VESTITI A PENZOLONI

Poco alla volta la verita' sulla tragica morte del ragazzo di Padova, diciannove anni, in gita all'Expo a due mesi dalla maturita', sta emergendo. Il solido muro di silenzi e non ricordo eretto dai compagni si sgretola, le indagini del pm Claudio Gittardi portano alla luce dettagli che permettono di porre dei punti fermi in una vicenda dai contorni confusi. Primo dato oggettivo: le perizie sul corpo hanno evidenziato che Domenico e' caduto con la faccia rivolta sull'asfalto, quindi questo esclude che si sia seduto sul davanzale, o di propria iniziativa o obbligato da qualcuno per un tragico scherzo. In ogni caso da parte del giovane c'e' stata la volonta' di sporgersi, dal momento che la balaustra e' a un metro e dieci di altezza dal pavimento.



La morte e' avvenuta tra le cinque e le sette di mattina, il ragazzo aveva delle ecchimosi sull'avambraccio destro, lividi compatibili con le impronte della mano di qualcuno che lo ha stretto, e - questa e' la novita' - non indossava mutande e pantaloncini, indumenti ritrovati per terra a fianco del suo corpo senza vita. Cosa significa? Gli investigatori stanno approfondendo diverse ipotesi, una e' la seguente: qualcuno, in vena di goliardia, teneva slip e pantaloncini a penzoloni dalla finestra, Domenico si e' sporto per prenderli, e' stato trattenuto per un braccio quindi mollato di colpo ed e' precipitato.



IL MESSAGGIO

Una dinamica aggravata dal fatto che il giovane, in quel momento, non era lucido: stava male, aveva forti crampi all'addome e la dissenteria, tracce organiche delle sue feci sono state trovate in corridoio. Il sospetto e' che gli sia stato versato di nascosto del lassativo, che combinato a suoi precedenti problemi di salute avrebbe avuto effetti devastanti. Il magistrato ha disposto un ampio spettro di perizie tossicologiche, alcolemiche, biologiche.



L'obiettivo e' capire se abbia bevuto, quale tipo di alcolici abbia ingerito e in quale quantita', se abbia assunto un lassativo e in che modo l'alcol abbia interferito. I risultati completi arriveranno nei prossimi giorni, nel frattempo si incrociano le deposizioni di compagni, professori e personale dell'albergo. Insomma, di tutti coloro che potrebbero aver visto o sentito qualcosa la notte in cui Domenico e' morto. Il messaggio whatsapp trasmesso ieri dalla trasmissione "Chi l'ha visto" - "Si fa tenere per le braccia e vola giu'" - era gia' in possesso della Procura che ha individuato l'autore anonimo, probabilmente un dipendente dell'hotel.
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