Il rifugio "segreto" di Sollecito: qui si nasconde con la fidanzata

Raffaele Sollecito e la fidanzata Greta
di Annalisa Fregonese
2 Minuti di Lettura
Domenica 16 Febbraio 2014, 18:30

un appartamento nell'elegante residence che si trova appena fuori del centro di Oderzo, dopo la cantina sociale, il rifugio di Raffaele Sollecito. Il giovane, condannato dalla Corte di Cassazione a 25 anni per il delitto di Meredith Kercher, la giovane inglese uccisa a Perugia, soggiorna quand'è in città nell'appartamento della sua fidanzata Greta Menegaldo, la bella hostess 31enne originaria di Ponte di Piave. L’alloggio si trova nel complesso realizzato dalla Marson Costruzioni nel piano di riqualificazione delle ex cantine Tombacco.

Più d'un condòmino ha incrociato Sollecito sulle scale e, se non fosse a conoscenza dei fatti di Perugia, non ci avrebbe neppure fatto caso. «Ho saputo dai giornali che Sollecito veniva a Oderzo - racconta una signora che abita nel palazzo -. Da principio non vi ho fatto caso, visti così sono la classica coppia innamorata. Dopo aver saputo chi è lui è logico, c'è un po’ di curiosità in più. Ma è svanita presto. Non sono affari miei, ciò che è accaduto a Perugia è qualcosa che riguarda soltanto quell'uomo, non certo me».

Nel palazzo del resto sono molte le coppie giovani, spesso entrambi i componenti sono impegnati nel lavoro. Rimane ben poco tempo per accorgersi di ciò che avviene attorno. Raffaele e Greta sono molto discreti. Educatissimi, sempre buongiorno e buonasera con tutti. Molto riservati, anche se fino a qualche settimana fa lo erano un po’ meno. Adesso non lasciano più l'auto fuori, nel parcheggio condominiale, ma la portano direttamente in garage e salgono in casa dall'interno. Spesso, quando entra, lui in testa ha un cappello o un berretto e tiene il bavero del cappotto alzato.

Nondimeno la coppia è entrata in qualche caffè opitergino. È stata alla Caffetteria Gioia, al Caffè Commercio, al Caffè Caruso in piazza del Foro Romano. Greta e Raffaele si sarebbero conosciuti in volo, lei lavorava come hostess prima di trovare un impiego a terra all'aeroporto di Tessera. Adesso il giovane pugliese sta frequendando l'Università di Verona e nel tempo libero raggiunge la fidanzata a Oderzo. Nulla di strano, non ci fossero quel delitto e quella sentenza della Cassazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA