Pordenone, il legale dell'uomo che ha ucciso moglie e figlia: «Non ricorda nulla di quanto accaduto»

La piccola Hiba e il papà killer
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Sabato 18 Aprile 2015, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 13:20

Si è appena conclusa poco prima delle 11 l'udienza di convalida dell'arresto di Abdelhabi Lahmar, il marocchino di 39 anni che mercoledì mattina ha ucciso la moglie e la figlia di soli sei anni, svoltasi davanti al giudice Alberto Rossi, che si è riservato la decisione. Novità di oggi è che, oltre alle accuse di omicidio pluriaggravato - da vincoli di parentela e per l'efferatezza del reato - a Lahmar viene contestata anche la premeditazione. Il giudice dovrebbe sciogliere la riserva a breve.

Il legale di Abdelhabi Lahmar, l'avvocato Gianluca Liut, ha ribadito in udienza di convalida che il proprio assistito non ricorda nulla di quanto accaduto e che è molto provato. «Non si capacita - ha riferito le parole di Lahmar - Non riesce a rammentare nulla di quella notte, ma è distrutto per la perdita della moglie, che amava moltissimo, e della figlia che ha definito essere la propria ragione di vita».

L'avvocato difensore si è anche soffermato sui contenuti della telefonata al 112: «Anche in quei frangenti - ha spiegato Liut - il mio assistito ha detto all'operatore di non ricordare cosa fosse successo e soprattutto perchè».

La difesa si è rimessa alle decisioni del giudice.