«Amanda, che era l'unica in macchina con Pino nell'ultimo viaggio, dica tutto quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli». Fabiola Sciabbarrasi, sentita al telefono, è decisa a sapere com'è andata davvero la notte di domenica, quando il bluesman è morto per un infarto.
Rapporti tesi Seconda moglie di Pino Daniele e madre di tre dei suoi cinque figli, è certa che a guidare la macchina, a differenza da quanto riportato dai giornali, quella notte, fosse Amanda, ultima compagna del cantautore. «Non ho rapporti con lei a causa di come è stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi.
L'autopsia «Sono favorevole all'autopsia sul corpo di mio marito, se è un passaggio necessario a stabilire la verità sulla sua morte», spiega. «In un primo momento avevo rinunciato all'idea dell'autopsia per evitare un'ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti - continua - sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi».
Oggi il Messaggero ha riportato la notizia che è stata sentita dagli investigatori anche la compagna Amanda. Secondo quanto si è appreso, gli accertamenti condotti dai militari del nucleo investigativo di via In Selci e della compagnia Eur sono stati effettuati su delega della Procura. Acquisita anche la documentazione medica.