Vasta operazione internazionale della polizia delle Comunicazioni, che ha bloccato una rete di pedofili, con quattro misure di custodia cautelare in carcere, una di queste riguardante un sacerdote e ha individuato 223 utilizzatori di materiale illecito, di cui 29 italiani.
Gli indagati sono residenti in ben 35 Stati di ogni continente. Oltre al sacerdote, in carcere anche sue disoccupati e un operaio, tutti di mezza età. La rete criminale, si legge in un comunicato, era «dedita alla diffusione e alla cessione aggravata di materiali pedopornografici che hanno ad oggetto anche pesanti violenze ed atti sessuali in danno di minori degli anni dieci e di altri minori costretti tra di loro o con animali».
Le indagini sono state effettuate dal compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano.
«Le operazioni in campo internazionale hanno già restituito i primi riscontri sul coinvolgimento di cittadini stranieri nella produzione e nella diffusione di materiali pedopornografici. Nel corso degli interventi di oggi sono stati perquisiti e sequestrati numerosi computer, smartphone e dispositivi informatici ritenuti di estremo interesse ai fini della prosecuzione delle attività degli investigatori milanesi». Le indagini proseguono, anche per l'individuazione e la tutela dei minori coinvolti.