Caso Pantani, il pm sente Vallanzasca: «In carcere seppi di un complotto contro il Pirata»

Caso Pantani, il pm sente Vallanzasca: «In carcere seppi di un complotto contro il Pirata»
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Martedì 21 Ottobre 2014, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 13:29

L'ex capo della mala milanese, Renato Vallanzasca, è stato sentito come teste dai carabinieri, su delega dei pm di Forlì nell'ambito delle indagini sulla morte di Marco Pantani.

Il Bel Renè aveva raccontato di aver sentito, in carcere, voci riguardanti un presunto complotto ordito ai danni del Pirata.

La conferma del procuratore. «Confermo che Renato Vallanzasca è stato sentito, quattro ore ieri e due oggi, nel carcere dove si trova ristretto.

E che ha parlato di quanto accaduto nel giugno del 1999». La conferma arriva direttamente dal procuratore di Forlì Sergio Sottani che ha riaperto il caso inerente l'esclusione di Marco Pantani dal giro d'Italia 1999 che stava dominando.

Vallanzasca avrebbe riferito agli inquirenti di essere stato avvicinato in carcere da un esponente della camorra che, visto il ruolo di prestigio di Vallanzasca all'interno della mala italiana, era desideroso di fargli un "regalo", e cioè di non giocare, come stavano facendo tutti, la vittoria di Pantani al Giro d'Italia, perchè il Pirata quel giro non lo avrebbe finito.

Regalo che Vallanzasca, a quanto pare, non tramutò in una sua scommessa contro il campione di Cesenatico. Precisato inoltre dalla procura forlivese che, risaliti al carcere dove all'epoca dei fatti era detenuto Vallanzasca, quello di Novara, e al braccio della struttura carceraria dove si trovava la sua cella, gl'inquirenti sono stati in grado, partendo dai 260 detenuti in quel momento presenti, di stilare una lista di dieci nomi.

Lo stesso Vallanzasca, una volta letta la lista, avrebbe confermato, senza farne il nome, che al suo interno si trova il nominativo del camorrista che gli fece il "regalo". A questo punto le indagini proseguono, sentendo i dieci personaggi inseriti nella lista.

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