«Nel sacco... l'importante è che lo dovete seppellire, tutto qua è il discorso», diceva al fratello il boss. La conversazione, avvenuta in carcere, è stata intercettata e fa parte del materiale raccolto dai carabinieri che oggi hanno fermato 8 persone pronte a scatenare una nuova guerra di mafia.
Giuseppe Di Giacomo però non ha mai eseguito l'ordine del fratello perchè è stato ammazzato il 12 marzo scorso. Gli incontri in carcere tra i due - scrivono i carabinieri - sono costantemente incentrati sulla necessità di eliminare qualche personaggio ritenuto non in linea con la nuova gestione del mandamento. I due parlano dell'opportunità di uccidere un affiliato che non avrebbe voluto mettere a disposizione dei «picciotti» le proprie risorse economiche e della necessità di eliminare un uomo d'onore prossimo alla scarcerazione. «Certo», risponde Giuseppe al fratello che insiste: «Quacina, quacina di sopra (termine siciliano che indica la calce da mettere sul cadavere ndr). Gli togliete i vestiti, le scarpe, hai capito? - spiega - Quando viene il crasto (il cornuto ndr) battilo sempre in capo per evitare il rumore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA