Omicidio Yara, la Procura: «Volevamo mantenere il massimo riserbo». Alfano: «Non ho dato dettagli»

Omicidio Yara, la Procura: «Volevamo mantenere il massimo riserbo». Alfano: «Non ho dato dettagli»
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Martedì 17 Giugno 2014, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 14:41
Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo sul fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, fermato ieri per l'omicidio di Yara Gambirasio.

«Questo - ha spiegato il procuratore Francesco Dettori - anche a tutela dell'indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza». Il giorno dopo il fermo del presunto assassino di Yara, con gli occhi di tutta l'Italia puntati sulla svolta di un caso che dura ormai da tre anni e mezzo, è polemica sulla fuga di notizie.



Il procuratore di Bergamo ha specificato che avrebbe voluto il massimo riserbo, aggiungendo che «il fermo avrà il consueto iter di tutti gli altri». Gli atti saranno quindi trasmessi entro 48 ore dall'esecuzione del fermo al gip che ne avrà altre 48 per fissare l'udienza e decidere sulla convalida del fermo.




Pronta la risposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano che per primo ieri aveva dato la notizia dell'arresto: «In un giorno di grandi successi occorre evitare polemiche, e non sarò io a farle: non avendo dato alcun dettaglio credo che il procuratore di Bergamo non ce l'abbia con me». «Piuttosto -rimarca Alfano- si dovrebbe chiedere chi ha inondato i mass media di informazioni e dettagli in quantità infinita: non è stato certo il governo. E in ogni caso -taglia corto il titolare del Viminale- l'opinione pubblica aveva il diritto di sapere e ha saputo. E questo è stato un elemento di rassicurazione, perchè nel nostro paese chi uccide va in galera».



Sul caso di Yara Gambirasio «è importante da parte di tutti evitare le polemiche e apprezzare coralmente un grande risultato investigativo. Per questo non ho compreso la reazione del Procuratore di Bergamo. I cittadini non avevano forse il diritto di conoscere una notizia così rilevante?». Lo dichiara in una nota il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, in merito a quanto affermato dal procuratore di Bergamo Francesco Dettori che avrebbe voluto mantenere maggior riserbo sugli ultimi sviluppi che hanno portato al fermo di Massimo Bossetti.
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