Napoli, favori ai clan e abuso di autoblu: in carcere l'ex deputato Pdl Papa e suo padre

Napoli, favori ai clan e abuso di autoblu: in carcere l'ex deputato Pdl Papa e suo padre
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Martedì 22 Luglio 2014, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 13:19
Torna in carcere Alfonso Papa, ex parlamentare del Pdl. La nuova inchiesta della procura di Napoli, che ha fatto finire ai domiciliari anche il padre, Giovanni Papa, è relativa a presunti favori, in cambio di denaro e altre utilità, agli imprenditori Angelo e Roberto Grillo, ritenuti vicini al clan camorristico dei Belforte.



Ad Alfonso Papa e al padre Giovanni sono stati contestati più episodi di concussione per induzione (ossia «indebita induzione a corrispondere denaro e altre utilità», secondo la nuova normativa sui reati contro la pubblica amministrazione), con l'aggravante di aver agevolato il clan Belforte.



Gli imprenditori Grillo operano nel settore dei servizi di pulizia e sono stati entrambi arrestati in passato per altre vicende. In particolare Angelo Grillo è stato arrestato ieri per la seconda volta nell'ambito dell'inchiesta su una speculazione edilizia a Marcianise (Caserta). Era già coinvolto in altre inchieste, come quella sugli appalti concessi dall'Asl di Caserta alle sue ditte, ed è attualmente detenuto a Parma (in regime di 41 bis) per concorso esterno in associazione camorristica. L'ordinanza di custodia a carico di Alfonso e Giovanni Papa, eseguita stamane dal nucleo di Polizia tributaria della Gdf di Napoli, è stata emessa dal gip al termine di indagini condotte dalla Dda e dalla sezione reati contro la P.A. della procura partenopea.



Indebito uso per nove anni, da parte sua e della famiglia, di un'auto della finanza con militari che fungevano da autisti: tra le accuse ad Alfonso Papa, contenute nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita stamane, c'è anche quella di peculato.
Secondo gli inquirenti, dal febbraio 2002 al febbraio 2011 Papa si sarebbe avvalso - con una spesa per l'Erario di circa 350mila euro - dell'uso di una vettura delle Fiamme Gialle in modo del tutto illegittimo, «assolutamente contrario a disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia». L'inchiesta, in corso da tempo, ha visto alcuni mesi fa da parte del gip la richiesta al pm di imputazione coatta nei confronti degli indagati, tra cui otto militari della Gdf. Il gip ha ora ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico di Papa anche per questa accusa.
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