Mr Gay Mondo, gli organizzatori: «L'Italia ha negato il visto ai concorrenti di Camerun, Siria e Pakistan»

Alcuni dei concorrenti
di Marco Pasqua
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Agosto 2014, 01:49 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 11:19

Erano stati selezionati in 32, ma a quattro di loro stato impedito di partecipare alla sesta edizione del concorso di Mr Gay World, che, per la prima volta, si svolger a Roma dal 28 al 30 agosto A denunciarlo è il norvegese Tore Aasheim, direttore europeo della competizione che ha visto sbarcare nella capitale concorrenti da tutti i Paesi del mondo. Non dal Camerun, dalla Namibia, dalla Siria e dal Pakistan. Qui, infatti, secondo quanto riferisce lo stesso Aasheim, le rispettive ambasciate italiane avrebbero negato il rilascio del visto in tempo utile. Col risultato che i quattro aspiranti al titolo di Mr Gay Mondo non sono riusciti a partire per prendere parte alle prove del concorso, iniziate lunedì.

LA DENUNCIA. «Ci sono stati dei problemi nel richiedere il visto – spiega Aasheim, che ha avuto il ruolo di garante nei Paesi in cui era necessaria una lettera di invito per ottenere l’autorizzazione ad entrare in Italia – da parte di alcuni concorrenti. Devo confessare che mi dispiace molto dover dire che alcune ambasciate hanno avuto un atteggiamento ostile nei nostri confronti, quando hanno saputo che il visto serviva per la partecipazione a Mr Gay World». E ancora: «Mi sono trovato in una strana situazione: pur essendo norvegese e facendo parte dell’area Schengen, ho dovuto inviare alle diverse ambasciate una copia del mio passaporto e altri documenti”. Ma questo non è bastato nei quattro paesi che, alla fine, non hanno rilasciato il visto: «Ai concorrenti del Cameron, della Namibia, della Siria e del Pakistan, è stato negato il visto per l’Italia». Gli organizzatori del concorso, ovviamente, sottolineano che in quei Paesi «è molto difficile vivere la propria condizione di omosessuale», ed «è brutto che una Nazione che fa parte dell’Unione Europea riservi loro questo tipo di trattamento». Gli esclusi, che sono stati eletti Mr. Gay nei rispettivi Paesi sono: Julien Mbiada, di 29 anni (Camerun); Amir Rafique, 31 anni (Pakistan), Nelson Goagoseb, di 31 anni (Namibia), Feras, 32 anni (Siria). Problemi anche da parte del cittadino di Hong Kong: il delegato titolare, che sarebbe dovuto venire a Roma, non ha ottenuto il visto e, quindi, è stato sostituito all'ultimo con un ragazzo che non era residente a Hong Kong.

IL CONCORSO. Da 32, quindi, il numero dei concorrenti finale scende a 25, perché altri tre hanno avuto problemi analoghi: i loro datori di lavoro hanno negato il permesso per partire alla volta della capitale. Provengono da molti Paesi europei, ma anche da Cambogia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Filippine, Venezuela, Canada, India, Hong Kong, Indonesia.

Il concorso inizierà ufficialmente giovedì, si chiuderà sabato, e sarà ospitato dal GayVillage, in una kermesse che sarà condotta dalla direttrice artistica nonché padrona di casa Vladimir Luxuria, insieme a Christian Nastasi, show director di questa edizione.

Un’avventura, quella di Mr Gay World, iniziata nel 2009 in Canada, per poi far tappa ad Oslo in Norvegia nel 2010, passando per Manila, Filippine nel 2011 e poi ancora Johannesburg in Sud Africa nel 2012 e Anversa in Belgio, nel 2013. I delegati daranno vita a delle sfide continue – nei campi della cultura, dell’arte e dello sport - che determineranno più titoli nell'arco dei tre giorni e che culmineranno sabato 30 agosto, con la nomina di Mister Gay World. Per l'Italia gareggia il messinese Nicola La Triglia, di 28 anni.

«Mr Gay World si sta rivelando non come un canonico concorso di bellezza, ma una grande opportunità di confronto fra tutti i Paesi del mondo sui temi dei diritti civili. E’ un grande passo per creare una rete internazionale di supporto e sostegno per l’Italia», sottolinea Imma Battaglia, consigliera comunale di Sel ma anche ideatrice e “mamma” del GayVillage.

© RIPRODUZIONE RISERVATA