Inchiesta Mose, primo interrogatorio in carcere per l'ex ministro Galan: non risponde al gip

Inchiesta Mose, primo interrogatorio in carcere per l'ex ministro Galan: non risponde al gip
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Venerdì 25 Luglio 2014, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 21:19
durato circa una mezz'ora, da quanto si saputo, l'interrogatorio di garanzia dell'ex ministro e deputato di Forza Italia Giancarlo Galan, arrestato martedì scorso nell'ambito dell'inchiesta dei magistrati di Venezia con al centro il Mose. Il gip di Milano Cristina Di Censo, incaricata di svolgere l'interrogatorio per rogatoria, è entrata nel carcere milanese di Opera poco prima delle 12 ed è uscita poco dopo le 12:30.



La breve durata del 'faccia a faccia' tra Galan e il magistrato, il primo incontro dell'ex ministro con un giudice nell'ambito dell'inchiesta sul Mose,fa presumere che ci sia stato soltanto il deposito di una corposa memoria difensiva da parte dei legali di Galan, come era stato annunciato ieri. A rappresentare la difesa del deputato di Forza Italia c'era oggi l'avvocato Giuseppe Lombardino, in sostituzione del legale Antonio Franchini che difende l'ex ministro assieme a Niccolò Ghedini.



Il deputato di Forza Italia, interrogato nel carcere milanese di Opera per rogatoria dal gip Cristina Di Censo nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Venezia sul Mose, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Uno dei suoi legali che era presente oggi, l'avvocato Giuseppe Lombardino, da quanto si è saputo, ha depositato al giudice però un memoriale corposo e scritto dallo stesso ex ministro. In allegato al memoriale, da quanto si è appreso, è stata depositata anche una mole di documenti attraverso i quali Galan intende contestare tutte le accuse mosse dalla Procura di Venezia, da quelle relative alla ristrutturazione della sua villa 'Rodellà, che secondo l'accusa sarebbe stata pagata con parte delle presunte tangenti, a quelle legate ai suoi conti correnti. Inoltre, nella documentazione Galan fornirebbe anche chiarimenti sul licenziamento della sua segretaria, Daniela Minutillo, che è uno dei principali testimoni dell'accusa contro Galan, assieme all'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, e al manager veneziano Piergiorgio Baita. I documenti depositati saranno trasmessi alla procura di Venezia, che coordina l'inchiesta.
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