Dopo l'arresto l'uomo, Marchel Kaptar, aveva raccontato ai carabinieri di «sentire delle voci» che gli avrebbero «imposto» di aggredire la piccola, per «liberarla» da un male che l'avrebbe attanagliata.
Oggi il gup di Monza Alfredo De Lillo lo ha condannato per tentato omicidio, stabilendo una provvisionale di 10mila euro a favore della moglie e della figlia, parti civili nel processo con rito abbreviato.
Il giudice ha anche riconosciuto la seminfermità mentale dell'uomo, difeso dall'avvocato Filomena Fusco e attualmente detenuto nell'ex opg di Castiglione delle Stiviere (Mantova). L'ucraino avrebbe agito in preda a un raptus: è entrato nella cameretta della figlia armato di martello e l'ha colpita, sotto gli occhi della moglie.
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