Milano, allerta meningite: muore ballerino di 22 anni: controlli a tappeto

Milano, allerta meningite: muore ballerino di 22 anni: controlli a tappeto
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Sabato 21 Novembre 2015, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 09:34
È allarme meningite a Milano dove ieri è morto un giovane ballerino di 22 anni. Il caso è stato segnalato alla Asl. Il Dipartimento di Prevenzione «ha immediatamente avviato le attività di sorveglianza e profilassi con antibiotico delle persone che sono venute a stretto contatto (ambiente di lavoro, amicizie, luoghi di svago, ecc.) con il malato nei 10 giorni precedenti l'inizio della malattia.



Molte persone sono già state raggiunte e informate ed eventualmente sottoposte a profilassi anche utilizzando la rete dei social network dei locali frequentati nella serata di venerdì 13 novembre (Amnesia), domenica 15 novembre (Karma) e nelle serate di mercoledì 11, venerdì 13, sabato 14 e lunedì 16 novembre (Patchouli Cafe).

È attiva presso la sede del Dipartimento di Prevenzione di via Statuto 5, Milano una task force di sanitari che fornisce informazioni sia di persona che telefonicamente e via email. Sono stati allertati i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Famiglia e il servizio di Continuità Assistenziale dell'ASL di Milano».



Il 23enne era domenica scorsa alla discoteca Karma di via Fabio Massimo che ha diffuso un comunicato. «Vogliamo rassicurare tutte le persone che frequentano il nostro locale di Venerdì e Sabato che non sono soggette ed esposte ad alcun rischio.
Il comunicato fa riferimento solo ed esclusivamente alle persone che hanno partecipato alla serata di Domenica 15/11/2015 del JOIN THE GAP. Il contagio avviene per via aerea, pertando l'Asl di Milano dovrà sottoporre alla profilassi (che prevede l'assunzione di un antibiotico specifico), chi ha avuto con il 23enne dei contatti stretti». «Ma non bisogna fare nessun tipo di allarmismo - sottolinea Giorgio Ciconali che guida il servizio di igiene e sanità pubblica dell'Asl - la trasmissione della malattia avviene solo a distanza ravvicinata, a meno di un metro da chi è malato, e se si hanno con lui contatti prolungati, di diverse decine di minuti».