Migranti, un vecchio yacht per i profughi "ricchi": 8.500 euro per il viaggio in Italia

Migranti, un vecchio yacht per i profughi "ricchi": 8.500 euro per il viaggio in Italia
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Martedì 21 Aprile 2015, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 23:33

​Un vecchio Yacht di lusso per trasportare ricchi migranti, che possono permettersi di pagare 8.500 euro a passeggero, nel tentativo di farli passare come turisti. È una delle nuove tecniche di trafficanti scoperta dalla polizia di Stato che ha fermato tre scafisti siriani. Erano alla guida del natante, con a bordo 99 extracomunitari, compresi 23 bambini forniti di salvagente, che si è bloccato in mare per un'avaria al motore. Soccorsi da un mercantile, i migranti sono sbarcati a Pozzallo.


I siriani fermati dalla squadra mobile della Questura sono Ahmmed Sabaji, di 25 anni, Almotassem Billah Harroum, di 31, e Moustafa Haj Slima, di 29.

Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Ragusa. Sono stati identificati grazie alle testimonianze dei passeggeri, ma anche a dei selfie e delle foto scattati durante il viaggio sull'imbarcazione. Lo yacht era partito dalla Turchia con l'obiettivo di passare inosservato con dei turisti a bordo da fare poi sbarcare nottetempo sulla costa italiana. Ma un'avaria al motore lo ha fatto andare alla deriva nel Canale di Sicilia. Un guasto che ha fatto saltare il piano. Soccorsi dalla nave mercantile 'Sagittarius' sono stati soccorsi e portati a Pozzallo.

Lo yacht è stato lasciato alla deriva. «L'equipaggio era di grande esperienza - hanno raccontato alla squadra mobile di Ragusa i migranti - e diceva che per loro era importante la sicurezza dei viaggiatori». Che hanno pagato 8.500 euro ciascuno, con qualche 'scontò per i bambini piccoli. «Per non morire - ha dichiarato un migrante - abbiano pagato tanto, ma siamo arrivati».

«Avevo paura di vivere in Siria - ha raccontato uno dei 'passeggerì - e sono fuggito con la mia famiglia. Ho preso tutti i miei risparmi in banca e li ho investiti per compiere una traversata in sicurezza per me, mia moglie e i nostri figli». E viaggiare comodi: «l'imbarcazione - hanno ricostruito i testimoni - era dotata di dispensa e acqua, il cibo era preconfezionato e abbondante». I tre presunti scafisti sono stati condotti in carcere, i 'passeggerì dello yacht nel centro di accoglienza di Pozzallo.

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