Migranti, due donne morte a Pantelleria
Speroni: mitragliamoli come i tunisini

Una fase drammatica dei soccorsi
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Mercoledì 13 Aprile 2011, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:14

ROMA - Tragedia a Pantelleria, dove due giovani donne sono morte durante lo sbarco di oltre 190 migranti, tra cui 11 donne e sei bambini, avvenuto questa mattina nell'isola. Il barcone su cui viaggiavano si incagliato sugli scogli di una piccola caletta: tutti gli immigrati si sono lanciati in mare, raggiungendo a nuoto la riva. Le due donne, invece, non ce l'hanno fatta e sono annegate. I migranti verranno trasferiti tra oggi e domani a Lampedusa. Nel giorno in cui il presidente Napolitano auspica una soluzione concordata in ambito Ue, il leghista Speroni riaccende le polemiche, sulla scia di quanto dichiarato ieri dal viceministro Castelli, dicendo tra l'altro: «Mitragliamo i clandestini, come fanno i tunisini». Dichiarazioni che hanno scatenato una serie di reazioni di condanna. Per il piano di accoglienza dei migranti il ministero dell'Economia stanzierà 110 milioni. Intanto il ministro Maroni riafferma la validità dei permessi italiani inambito Schengen.

Oltre alle due donne morte, c'è una terza persona che le motovedette non sono riuscite a recuperare. Il sindaco di Pantelleria, Alberto Di Marzo, ha aggiunto che ci sono anche 6 bambini e una donna incinta ricoverati in ospedale, ma nessuno rischia la vita.

Per cercare di salvare il maggior numero di profughi che erano a bordo del barcone, gli uomini delle capitanerie di porto si sono gettati in acqua riuscendo a recuperarne diversi. Anche da terra i carabinieri, i vigili del fuoco e abitanti che stavano seguendo dal molo le operazioni di arrivo del barcone, si sono buttati in mare. L'intervento ha permesso di salvare decine di persone, ma non le due donne che sono annegate. Il barcone, hanno raccontato i profughi, era partito 5 giorni fa da Tripoli. Lo scafista è stato individuato e fermato.

Un'inchiesta è stata aperta dalla Procura di Marsala per le ipotesi di reato di omicidio colposo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il barcone era partito dalla Libia cinque giorni fa e si è arenato su una scogliera in contrada Arenella a causa del mare agitato.

Tragedia solo sfiorata, invece, a poche miglia da Lampedusa, dove all'alba una motovedetta della Guardia di finanza ha soccorso un barcone con 105 tunisini che stava affondando. Nell'isola ieri sera erano sbarcati altri 57 extracomunitari.

Napolitano: trovare soluzioni concordate nella Ue. «Sui problemi dell'immigrazione dobbiamo riuscire a trovare soluzioni concordate a livello europeo» ha detto oggi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo un colloquio con il presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus. Positivo, per il capo dello Stato, l'impegno espresso in questo senso dal presidente della Commissione Ue Barroso durante la visita di ieri a Tunisi. Napolitano ha definito «altamente apprezzabili» le preoccupazioni espresse dai cardinali Bertone e Bagnasco sull'atteggiamento

della Ue verso l'Italia per l'emergenza immigrazione. Per Napolitano è apprezzabile che si dica che «la politica di accoglienza non deve essere in contrasto con la fissazione di regole a livello europeo, che bisogna riuscire a concordare».

Lombardo: governo inefficiente, e gli innocenti muoiono. «In questo momento non possiamo non sottolineare che le politiche del nostro governo, sia nei rapporti con i nostri partner europei che con i nostri dirimpettai nordafricani sono insufficienti e inadeguate - ha detto il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo - La conclusione e l'esito di queste relazioni sono le morti innocenti di uomini e donne che cercano una vita dignitosa verso l'Europa.

Speroni: mitragliamoli come fanno i tunisini. «Molto spesso, quando i nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo»: lo ha detto oggi a Radio 24 l'eurodeputato della Lega Nord Francesco Speroni, sulla scia delle dichiarazioni di ieri del viceministro leghista Roberto Castelli che aveva detto: "Con gli immigrati non possiamo usare le armi, per ora". «Non sbagliano i tunisini a mitragliare - dice Speroni - Se uno invade le acque territoriali di un Paese sovrano è lecito usare le armi, questo è diritto internazionale; l'ha fatto anche Zapatero. Se viene violata la sovranità di un Paese è lecito usare le armi; poi, se è opportuno o meno, lo decide il governo».

Pd: Speroni confonde i tunisini con i libici. «Speroni non sa di che cosa parla, visto che il mitragliamento ai nostri pescherecci è avvenuto da parte dei libici con cui, ricordo a Speroni, avevamo un accordo - rileva il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della commissione Affari europei di palazzo Madama - E' troppo tempo che diamo credito alle dichiarazioni senza senso di politici allo sbaraglio come Speroni, Castelli, Calderoli».

Speroni: «Siamo invasi, vanno usati tutti i mezzi». All'obiezione che sui barconi potrebbero esserci potenziali profughi, Speroni ribate: «Non ce l'hanno certo scritto in fronte se sono profughi, ma non c'è una situazione in Tunisia che giustifichi l'arrivo di profughi. Se venissero da Malta o dal Canada sarebbero profughi? In Libia l'Europa non sta usando le armi? Le armi o si possono usare o no. Noi siamo invasi, c'è gente che viene in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli, eventualmente anche le armi». Speroni azzarda poi un esempio "storico". «Hitler ha sbagliato tutto - afferma - Se fosse vissuto nei giorni nostri, avrebbe mandato dei tedeschi con i barconi a invadere il mondo e nessuno avrebbe potuto fermarli perchè "ci sono le ragioni umanitarie"... Noi, in Libano e in Afghanistan, stiamo usando le armi: perchè non dobbiamo usarle per difendere i nostri confini? Si parla tanto del 150° dell'Unità d'Italia, qui si tratta di difendere i sacri confini della Patria come qualcuno ancora dice. Per esempio si può fare un blocco navale. Cosa abbiamo a fare la Marina militare, se non è capace di fermare un'invasione?».

Reguzzoni (Lega): la frase di Castelli è stata manipolata. «La frase pronunciata da Castelli è stata estrapolata dal suo contesto e manipolata - dice Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega a Montecitorio - La frase di Castelli va contestualizzata. Sull'immigrazione dobbiamo tenere una posizione ferma nel respingere una massa enorme di persone che cercano lavoro, lavoro che purtroppo nel nostro Paese non possono trovare».

Umberto Bossi difende Castelli per le dichiarazioni sull'ipotesi dell'uso di armi per fermare i clandestini. «Castelli ha detto solo che quelli sono i rischi - dice il leader della Lega - ma spero che non si arrivi a tanto. Alla fine sono convinto che il buon senso prevarrà».

«Boicottare i prodotti francesi». Boicottare i prodotti francesi dopo che la Francia ha respinto i permessi provvisori per i migranti? «Si fa bene - ha detto Bossi - Anche i francesi hanno boicottato il latte padano. Chi la fa l'aspetti...».

Idv: da Speroni istigazione a delinquere. «Speroni è un istigatore. Affermazioni così gravi le può fare solo chi ignora le regole comunitarie, i principi basilari della democrazia, il codice penale o chi vuole alzare polveroni al solo scopo di coprire l'inadeguatezza del governo ad affrontare l'emergenza migranti - dice il presidente Idv al Senato, Felice Belisario - Il Carroccio andrebbe isolato da tutti gli altri partiti, a cominciare da chi ci si è alleato per scopi puramente elettorali».

Pd: delirio leghista porta alla rovina. «Basta con il delirio leghista - dice Sandro Gozi, responsabile politiche Ue del Pd - Non possiamo continuare ad accettare che dei ministri, presidenti di Regione e deputati facciano dichiarazioni farneticanti pensando unicamente a chi la spara più grossa in vista delle elezioni locali. L'istigazione alle armi di Speroni, il boicottaggio dei prodotti francesi voluto da Zaia, le crisi di nervi euroscettiche di Maroni ci portano alla rovina». L'europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani, rincara la dose: «Le parole di Speroni sono di una violenza che mi ha sbigottita. E' accaduto qualcosa di gravissimo: siamo di fronte a una forza politica che propone di impiegare le forze armate per uccidere a sangue freddo persone inermi. In ciò che hanno detto oggi Speroni e ieri Castelli non c'è nessuna opinione personale, ma il disegno di una linea politica leghista chiara e agghiacciante, che prevede lo spargimento di sangue e che non esita a introdurre Hitler come termine di paragone».

Livia Turco chiede chiarezza al governo: «Chiediamo al governo di prendere al più presto le distanze da queste parole e chiediamo le dimissioni di Castelli e di Speroni: nel giorno in cui assistiamo ad una ulteriore tragedia, nelle nostre acque, in cui due giovani donne perdono la vita, dobbiamo assistere anche alla tragedia di una Italia, con questo governo, completamente allo sbando. Non possiamo più tollerare questo linguaggio e questa incitazione alla violenza».

Maroni: i tunisini possono circolare nell'area Schengen. «Ventimila tunisini giunti nelle scorse settimane possono circolare liberamente nell'area di Schengen con i permessi di soggiorno temporaneo che stiamo rilasciando. L'unico modo per bloccarli sarebbe sospendere Schengen, mi auguro che non si arrivi a questo. Quella sarebbe la fine dell'Europa - ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - Anche questa dimostrazione di forza muscolare che stanno facendo Francia e Belgio dimostra che i tunisini possono circolare nel territorio dell'Unione Europea». Ai giornalisti che gli chiedevano a che punto fosse l'iter per il rilascio dei permessi il ministro ha risposto: «Stanno facendo le domande. A poco a poco stiamo rilasciando i permessi elettronici e i titoli di viaggio. Appena li riceveranno potranno circolare. Ci sono delle regole precise sulla libera circolazione, i nostri documenti la consentono».

Per il piano di accoglienza dei migranti il ministero dell'Economia fornirà al Fondo della Protezione civile una prima assegnazione di 110 milioni di euro. Lo indica la bozza di ordinanza che verrà firmata in settimana dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, titolata «Ulteriori disposizioni urgenti dirette a fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa». L'ordinanza in sette articoli sarà domani all'attenzione della Conferenza delle Regioni. Il primo articolo nomina il capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli commissario delegato «per la realizzazione di tutti gli interventi necessari a fronteggiare lo stato di emergenza». Gabrielli predispone in accordo con Regioni, Anci ed Upi il «Piano per la distribuzione sul territorio nazionale, la prima accoglienza e la sistemazione dei cittadini extracomunitari provenienti dal Nord Africa arrivati nel territorio nazionale». È articolato in successive fasi di attuazione e basato «sull'equa e contestuale distribuzione dei cittadini extracomunitari fra tutte le Regioni», in ottemperanza dell'accordo del 6 aprile. Entro tre giorni dalla data di pubblicazione dell'ordinanza, il commissario «individua, adegua, allestisce o realizza, con procedure d'urgenza, le strutture per il ricovero e l'accoglienza, avviandole alla gestione». Potranno essere utilizzate, previa intesa con il ministero della difesa, beni immobili militari destinati alla dismissione. Agli oneri dell'attuazione del decreto che prevede la concessione del permesso di soggiorno temporaneo si provvede «nella misura massima» di 2 milioni e 598mila euro, indica la stessa bozza.

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