Vicinissima all’ex premier delle Mauritius Navin Ramgoolam, ora in carcere, aveva iniziato a lavorare come commessa e si è trovata in poco tempo a gestire il business dei duty free dell’aeroporto.
Dall’isola-paradiso immersa nell’Oceano Indiano, era dovuta scappare il giorno dopo le consultazioni elettorali che vedevano Ramgoolam capitolare. I maligni dicono che abbia preso l’aereo dopo il discorso di insediamento del nuovo governo dell’Alliance Lepep che prometteva di fare piazza pulita dell’era Ramgoolam e della corruzione. Ma in tutti i casi è andata via troppo presto, i magistrati hanno molto da chiederle. Per questo il pm Adila Hamuth, di Port-Louis, lo scorso 23 marzo ha emesso i mandati di cattura. Ma la sua fuga è finita a Parma. E’ stata arrestata dai carabinieri del Nucleo Investigativo della città ducale in collaborazione con l’Interpol. Nei tre mandati di cattura internazionale che la riguardano c’è scritto che è accusata di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio. Avrebbe riempito valige e valige di soldi per trasferirli all’estero. Non solo, i magistrati vogliono sapere se la donna era con l’ex premier la notte tra il 2 e il 3 luglio 2011, quando ci fu il furto misterioso di un Rolex ai danni dell’ex presidente. Il presunto ladro è poi morto in carcere.
Una trama da romanzo che segna anche una tappa italiana. Come ultima spiaggia, infatti, Nandanee ha tentato la carta della fuga precipitosa: una settimana fa le cronache la davano prima a Dubai, poi a Venezia, forse a Milano. Fuochino. Era a Parma, dove vive la sorella di Nandanee che risulta estranea ai fatti. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta, la reazione è stata di sorpresa, non si aspettava certo di essere scoperta in una pigra città di provincia, dove probabilmente stava studiando il da farsi, e dove infatti appare sempre bellissima ma senza quell’aura rampante e vermiglia che aveva fatto dire a mezzo mondo, con un certo interesse misto a gossip e spy story, “cherchez la femme!”