Da mesi, diceva, le venivano recapitate lettere di minacce. Ma la polizia ha scoperto che era lei stessa ad inviarle, usando guanti di lattice per non lasciare impronte. L’accusa di reato è di calunnia aggravata e continuata a danno di ignoti.
L'ASSOCIAZIONE La donna aveva fondato l’associazione dopo che la sorella era stata uccisa nel dicembre 2010 dall’ex convivente. Poi la scorsa estate la donna ha denunciato le presunte minacce e l'arrivo di nove lettere in tutto, anche attraverso giornali e televisioni locali.
Gli investigatori hanno scoperto tutto anche grazie a una telecamera nascosta installata nel portone dello stabile in cui abita.
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