Mare Nostrum, sì del Senato al proseguimento della missione: «Ma non sia soluzione definitiva». Alfano: exit strategy

Mare Nostrum, sì del Senato al proseguimento della missione: «Ma non sia soluzione definitiva». Alfano: exit strategy
4 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Giugno 2014, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 13:41
Il Senato ha approvato le mozioni M5S (e quella di ex appartenenti al gruppo grillino), e della maggioranza sull'operazione Mare Nostrum.

Respinti i documenti delle opposizioni di centrodestra che chiedevono la fine della missione.



Il governo aveva espresso parere favorevole. La mozione di maggioranza chiede di verificare «ogni necessaria iniziativa che possa consentire il superamento dell'operazione Mare Nostrum» definita «doverosa e positiva» risposta emergenziale ma che «non può in alcun modo costituire la soluzione definitiva di questo drammatico problema». Si impegna, inoltre, il governo «ad agire nelle idonee sedi europee e internazionali al fine di realizzare un'azione congiunta della comunità internazionale».




«Andiamo fieri dell'operazione Mare Nostrum che ha premesso di soccorre 39mila migranti». Ha commentato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, intervenendo al Senato in merito alle mozioni presentate su Mare Nostrum. «L'80% dei migranti arrivati in Italia hanno le caratteristiche per essere considerati rifugiati, non clandestini», ha proseguito. Il parere del governo «è fortemente contrario alle mozioni che chiedono la sospensione dell'operazione Mare Nostrum».



«Il governo è assolutamente concorde con molti degli elementi emersi nelle mozioni per migliorare e anche superare la missione Mare Nostrum, nel senso di renderla pienamente europea e non più una missione emergenziale», ha aggiunto il sottosegretario.



Il ministro Alfano. C'è la «necessità di una exit strategy da Mare Nostrum, che preveda tempi e scadenze certi, in un'auspicabile collaborazione con l'Unione Europea». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in un «lungo» colloquio telefonico con il Commissario europeo uscente agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom. Il colloquio, spiega il Viminale, si è incentrato sull'emergenza immigrazione nel Mediterraneo e sull'assistenza che la Commissione Europea è opportuno che offra all'Italia in queste particolari circostanze. Il commissario Malmstrom, secondo quanto fa sapere il ministero, ha affermato che «qualsiasi soluzione non può prescindere da Frontex, con adeguati mezzi e risorse e di concerto con i governi degli altri Stati membri». Alfano e Malmstrom hanno concordato, dunque, di intensificare nelle prossime ore i contatti per stabilire in concreto le linee di azione più urgenti.



Del Rio. «Non ci vergogniamo dunque della missione- ha proseguito Delrio - ma ne andiamo fieri, come ha ricordato ieri il presidente della Repubblica». Il sottosegretario ha poi sottolineato che «Mare Nostrum è nata dopo il naufragio del 3 ottobre a Lampedusa. Si tratta di un'operazione di particolare complessità tecnica e connotazione interdisciplinare. Vorrei in questa sede dire, pur nella modestia del mio ruolo, che rappresento tutto il Governo e che Mare nostrum non è un'operazione del ministero dell'Interno, non è un'operazione di ordine pubblico, ma è un'operazione congiunta Esteri, Difesa e Interno che coinvolge anche molte altre forze. Quindi - ha detto, in riferimento ai senatori dell'opposizione che ieri avevano stigmatizzato l'assenza in Aula del titolare del Viminale - sebbene la mia presenza non sia degna di quella del ministro Alfano, vi prego di considerare la sua assenza al pari di quella degli altri ministri».



Delrio ha quindi definito «prioritaria» la collaborazione con la Libia. «Non è vero - ha osservato - che stiamo 'semplicementè salvando vite umane: stiamo cercando di ricostruire la capacità libica di gestire il fenomeno migratorio anche nel settore dell'accoglienza, attraverso iniziative di capacity building che si affiancano al consistente impegno in termini di fornitura di mezzi e di materiali per la lotta al traffico di migranti. A più riprese abbiamo sollecitato la Libia all'adesione alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati, perchè ciò permetterebbe alle organizzazioni Onu per i rifugiati di operare in maniera ufficiale nel Paese. Questo - ha aggiunto - è uno dei grandi problemi: non c'è la possibilità di costruire campi di accoglienza con l'Onu; quindi, l'intensa collaborazione italo-libica, che si è interrotta con lo scoppio del conflitto in Libia, va ripristinata in pieno, e a questo ovviamente noi miriamo con tutti i mezzi a nostra disposizione».



Intanto le motovedette CP 906 e 941 della Guardia Costiera hanno soccorso circa 200 migranti a sud di Lampedusa. I migranti soccorsi sono stati trasferiti a bordo di Nave Etna, della Marina Militare. Nave Etna ha imbarcato anche i 142 migranti soccorsi da nave Scirocco questa notte.



Sono arrivati nella tarda serata di ieri, invece, al porto di Otranto i 42 immigrati soccorsi dalla Guardia Costiera di Gallipoli al largo delle coste pugliesi mentre si trovavava a bordo di una barca a vela di 15 metri. L'avvistamento era avvenuto nel pomeriggio da parte di un aereo del dispositivo Frontex, a seguito di una richiesta telefonica di aiuto ricevuta dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma. A coordinare l'operazione è stata la sala operativa della Guardia Costiera di Bari che ha inviato sul posto, a circa 40 miglia a sud di Santa Maria di Leuca, la motovedetta Cp 310. Le operazioni di trasbordo sono terminate alle 18.15, quando tutti gli occupanti dell'imbarcazione sono stati tratti in salvo, per poi raggiungere, a bordo della motovedetta della Guardia Costiera il porto di Otranto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA