Marò, il tribunale di Amburgo: Girone non rientra in Italia ma l’India non può giudicare

Marò, il tribunale di Amburgo: Girone non rientra in Italia ma l’India non può giudicare
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Lunedì 24 Agosto 2015, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 10:51

Il tribunale di Amburgo non assumerà nessuna misura temporanea sui marò in attesa della conclusione dell'iter giudiziario. Lo ha deciso oggi con una sentenza che ha diviso i giudici, 15 a sei. L'Italia aveva chiesto al Tribunale di consentire il rientro di Salvatore Girone dall'India e la permanenza di Massimiliano Latorre in Italia come misura temporanea. «L'Italia e l'India devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria in essere e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa», ha dichiarato il Tribunale.

A giudicare nel merito del caso sarà il tribunale dell'Aja: per questo il Tribunale del Mare «non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due marine italiani poichè questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso», spiega la sentenza.

Il verdetto del Tribunale è stato presa a maggioranza, senza l'unanimità dei giudici: 15 i voti a favore e sei contro.

Bene lo stop del tribunale del mare alla giurisdizione indiana, delusione per la mancata adozione di misure per Girone e Latorre e intenzione di «rinnovare le richieste relative alla condizione dei fucilieri davanti alla Corte arbitrale»: questa in sintesi la posizione dell'Italia espressa sul verdetto dall'agente del governo italiano ad Amburgo Francesco Azzarello.

«Il Tribunale Internazionale del Diritto del Mare di Amburgo ha oggi ordinato che l'India e l'Italia si astengano dall'esercizio di qualsiasi forma di giurisdizione sui due Fucilieri di Marina, nell'attesa di una determinazione definitiva del caso da parte della Corte arbitrale, che è in via di costituzione. Nel fare ciò, il Tribunale ha riconosciuto la piena legittimazione e competenza della Corte arbitrale sulla vicenda. La misura oggi prescritta tutela in parte i diritti italiani sul caso dell'Enrica Lexie. Siamo comunque delusi che il Tribunale non abbia adottato nessuna misura sulla situazione di Latorre e Girone, ritenendo che della questione debba occuparsi la costituenda Corte arbitrale. Per tale ragione, l'Italia sta valutando di rinnovare le richieste relative alla condizione dei Fucilieri davanti alla Corte arbitrale, non appena essa sarà costituita. Siamo certi che l'India attuerà senza ritardo le misure oggi prescritte», ha spiegato.

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