Lavitola viola gli arresti domiciliari e finisce a Regina Coeli

Lavitola viola gli arresti domiciliari e finisce a Regina Coeli
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Sabato 12 Ottobre 2013, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 13:21
NAPOLI - Torna in carcere con l'accusa di evasione l'ex direttore de L'Avanti Valter Lavitola. stato condotto a Regina Coeli, a Roma, in seguito a un provvedimento della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli. È accusato di aver violato gli arresti domiciliari, misura cautelare cui era sottoposto nella Capitale.



Secondo quanto riferito dal suo difensore, avvocato Gaetano Balice, il giornalista - nella circostanza che gli viene contestata - si trovava nel cortile della sua abitazione romana, all'interno del perimetro di tolleranza del braccialetto elettronico il cui allarme infatti non è scattato. Lavitola è stato ripreso da telecamere di sorveglianza installate nel cortile su disposizione della procura della Repubblica di Napoli sin dal giorno della sua scarcerazione.



La decisione di riportarlo in carcere è stata presa dalla Corte d'Appello davanti alla quale il prossimo 30 ottobre comincerà il processo di secondo grado per la presunta estorsione a Silvio Berlusconi.




A proposito di Silvio Berlusconi Valter Lavitola, nel corso di un' intervista a Servizio pubblico, la trasmissione di Michele Santoro in onda su La7 aveva detto: «Forse non aiuta chi sa che non lo tradisce. Forse però lo affermo per amarezza». Era stata la risposta alla domanda su come mai Berlusconi nei confronti dei coniugi Tarantini si sia mostrato così generoso, mentre con lui nemmeno una telefonata alla famiglia, Si è trattato di un'intervista, a domande scritte con risposte scritte, inviata a Lavitola- che era agli arresti domiciliari e che rompeva il silenzio dopo due anni - dalla giornalista Francesca Fagnani.
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