Laura Lattuada, testimonial contro la violenza sulle donne: «Alzate lo sguardo, non siete sole»

Laura Lattuada, testimonial contro la violenza sulle donne: «Alzate lo sguardo, non siete sole»
di Veronica Cursi
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Martedì 25 Novembre 2014, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 20:23
«Donne provate ad alzare lo sguardo, vi stupirete. Si può prendere una direzione diversa in qualsiasi momento della propria vita, basta poco, basta avere un po’ più di fiducia in noi stesse, negli altri. Provate a tenere lo sguardo un po’ più in alto. Non camminate a testa bassa, alzate gli occhi: troverete sempre qualcuno pronto a sostenervi».



Laura Lattuada, straordinaria interprete teatrale, da 6 anni è la testimonial, sul palco ma non solo, della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Al teatro Palladium di Roma ha appena portato in scena per il quarto anno consecutivo lo spettacolo “L’inferno non esiste”: un dittico scritto per lei da Susanna Tamaro che racconta appunto il difficile tema della violenza domestica. Due donne e il loro inferno: una di loro picchiata e umiliata da un marito che dice di amarla, l’altra stuprata dal padre fino alla morte.







«Ho cominciato a interessarmi di questa tematica 6 anni fa - racconta Lattuada - volevo fare qualcosa che mi rendesse utile, così è cominciato un percorso straordinario che mi ha messo in contatto con associazioni femminili, con una rete di donne e di uomini che ogni giorno si impegna per aiutare queste donne a denunciare, perché anche gli uomini in questo senso possono fare tanto. E’ importante non far sentire queste donne sole, ricordare loro che se trovano il coraggio di dire basta avranno sempre qualcuno al loro fianco».



Perché le statistiche purtroppo parlano chiaro e fanno rabbrividere: una donna su 3 oggi è vittima di violenze dentro casa. «Anche io nel mio piccolo - confessa - ho avuto un compagno per tanti anni che quando non era più in grado di sostenere una discussione, aveva atteggiamenti violenti, lì per lì non me ne rendevo conto, perché vedi si tende sempre a giustificare.
E invece basta un niente. Basta una volta sola per non tornare più indietro».