Lampedusa, il giorno del ricordo. Alfano: chiudere Mare nostrum

Lampedusa, il giorno del ricordo. Alfano: chiudere Mare nostrum
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Venerdì 3 Ottobre 2014, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 10:40

​Oggi a Lampedusa il giorno del ricordo per commemorare le 368 vittime del naufragio di un anno fa davanti alla costa dell'isola. Questa mattina un gruppo di studenti di Lampedusa, insieme con i superstiti, ha dipinto i cubi frangiflutti del molo Favaloro, dove l'anno scorso venivano portate le vittime.

Di fronte al Comune Adal, uno dei superstiti partecipa alla realizzazione di un murales a più mani. Poi i superstiti prendono parte al convegno con la Presidente della Camera, Laura Boldrini, la ministra degli Esteri Federica Mogherini e Martin Schulz. Poi con le motovedette sul luogo della strage per deporre una corona. E a sera i superstiti e i familiari hanno liberato in cielo 368 lanterne. Una per ogni vittima.

Boldrini L'Europa c'è e gli strumenti anche, quel che serve è la volontà politica e un'assunzione di responsabilità: se l'Europa esiste è perchè si fonda sul rispetto dei diritti umani. Così il presidente della Camera, Laura Boldrini, è intervenuta al dibattito in corso a Lampedusa con il presidente del Parlamento europeo Schulz e il ministro degli Esteri Federica Mogherini. «Noi siamo qui con i nuovi alleati perchè siamo riusciti a rendere comune questa emergenza e ad europeizzare il tema dell'immigrazione - ha aggiunto Boldrini -. Il 3 ottobre fa da spartiacque, c'è un prima e un dopo, ma bisogna fare ancora di più e mettere mano alla radice dei problemi». Boldrini ha poi ribadito la necessità che Frontex Plus abbia a disposizione tutte le risorse e i mezzi possibili e il mandato di fare salvataggio in mare.

Le contestazioni Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è stato contestato durante il suo intervento al convegno degli immigrati a Lampedusa da un gruppo di militanti del cento sociale Askavusa . Particolarmente duro il leader dell'associazione Giacomo Ferlazzo: «Questa è solo una pagliacciata. Vi dovete vergognare. I colpevoli siete voi. Voi state con i nazisti. Avete finanziato i nazisti in Ucraina. Non siete graditi». Altri militanti hanno poi iniziato a gridare: «Non dovete nominare i morti. Li abbiamo visti noi non voi». Schulz stava per riprendere la parola quando è stato nuovamente contestato: «Non dovete parlare - dice Ferlazzo - vi dovete soltanto vergognare». E la presidente della Camera Laura Boldrini ha risposto: «Siamo un paese democratico», facendo riferimento alle contestazioni.

I soccorritori Definiscono «farsa» le cerimonie organizzate per l'anniversario della strage di Lampedusa e hanno disertertato le commemorazioni previste per oggi. Si tratta dei soccorritori che l'anno scorso, il 3 ottobre 2013, salvarono decine di profughi dall'annegamento. Tra loro c'è Vito Fiorino, il proprietario del peschereccio che si trovava a poche decine di metri di distanza dal luogo della strage. Ha affisso una lettera nel suo bar indirizzata al sindaco Giusi Nicolini. «In occasione dell'anniversario Ven 3 ott 2014 io sottoscritto Vito Fiorino, personalmente e in nome delle sette persone che si sono prodigate al salvataggio di 47 vite umane rifiuto espressamente di partecipare a qualsiasi cerimonia organizzata dal Comune di Lampedusa».

«Si chiuda Mare Nostrum e si dia il via libera ad un'azione europea capace di dimostrare che l'Europa si prende in carico una frontiera che è sua». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano in visita a Tunisi, nel giorno dell'anniversario del naufragio di Lampedusa. «Noi centreremo l'obiettivo di riportare l'Europa a presidiare la frontiera del Mediterraneo. Ce la faremo entro novembre e la mia idea è che Frontex plus debba partire al più presto possibile, già ai primi di novembre». «Subito dopo - ha ribadito - va chiuso Mare Nostrum, non perché non sia stata un'operazione positiva che ha consentito di salvare vite umane ma perché era un operazione a tempo e L'Italia non poteva e non potrebbe farsi carico da sola di reggere la frontiera del Mediterraneo. Quella - ha ribadito Alfano - è una frontiera europea».

«Oggi - ha aggiunto il ministro - noi facciamo un bilancio di quella che è stata la risposta italiana a quella tragedia e cioè l'operazione Mare Nostrum, che ha salvato oltre 90.000 vite umane». L'enorme sforzo italiano, ha proseguito Alfano, «non ha impedito però che circa 500 persone morissero e che secondo le dichiarazioni dei superstiti oltre 1400 risultassero disperse».

«In questi 12 mesi abbiamo arrestato oltre 500 scafisti e devo anche dire che queste operazioni di polizia sono state la più concreta risposta ai trafficanti di esseri umani», ha aggiunto. Il ministro ha poi assicurato: «Noi continueremo la lotta ai trafficanti di esseri umani ed otterremo, in questo semestre di Presidenza Ue, la definitiva presenza dell'Europa nel Mediterraneo». «Oggi l'Italia - ha detto ancora Alfano - ricorda un giorno drammatico, un giorno in cui sulle coste italiane, sulla costa di una splendida isola del Mediterraneo come Lampedusa sono morti 366 migranti».

Alfano ha consegnato poi alle autorità tunisine due pattugliatori italiani che consentiranno al governo del paese africano di incrementare la collaborazione con l'Italia per contrastare l'immigrazione illegale e per dare una più efficace accoglienza ai profughi e rifugiati. «Con il Presidente della Repubblica, Moncef Marzouki - ha spiegato Alfano - abbiamo parlato non solo di questa delicata transizione tunisina e del rafforzamento delle istituzioni democratiche ma soprattutto di contrasto ai traffici illegali nel Mediterraneo a cominciare dal traffico di esseri umani e del contrasto al terrorismo internazionale». «È stata una mattinata molto proficua e siamo convinti che la cooperazione tra Italia e Tunisia darà una grande mano d'aiuto», ha concluso Alfano.

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