Roma, scontri al corteo contro il Jobs act: uova sugli agenti, cariche della polizia

Roma, scontri al corteo contro il Jobs act: uova sugli agenti, cariche della polizia
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Mercoledì 3 Dicembre 2014, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 20:58

Momenti di tensione a Roma al corteo contro il jobs act. I manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine e c'è stato anche un lancio di uova contro gli agenti. È accaduto in corso Vittorio Emanuele davanti al Dipartimento della Funzione pubblica.

Cariche al corteo. In via delle Botteghe Oscure la polizia ha effettuato alcune cariche contro i manifestanti. Il corteo stamattina ha infatti più volte tentato di forzare il cordone degli agenti per arrivare al Senato. Secondo quanto si è appreso da fonti polizia, si è trattato di un «intervento di contenimento» dopo diversi tentativi da parte dei manifestanti di forzare i cordoni delle forze dell'ordine. La carica di alleggerimento è avvenuta su via delle Botteghe Oscure.

Il corteo è ripartito in direzione Colosseo. Secondo i manifestanti «sono due i fermati e almeno tre i feriti». La polizia ha poi di nuovo caricato i manifestanti a Largo di Torre Argentina: gli agenti sono stati di nuovo oggetto di lanci di uova.

Sono tre i poliziotti feriti oggi durante i disordini al corteo contro il Jobs Act a Roma.

Lo rende noto la Questura. Si tratta di un agente della Digos, ferito a un piede dallo scoppio di una bomba carta, e di due uomini del Reparto Mobile rimasti contusi. In un comunicato la Questura ha spiegato che «all'arrivo del corteo preavvisato in Piazza Sant'Andrea della Valle, i manifestanti hanno cercato più volte di forzare i cordoni di sicurezza delle forze dell'ordine per arrivare al Senato lanciando di sassi, uova e petardi contro gli agenti. Si sono resi necessari diversi interventi di contenimento - prosegue la nota -. Una volta dispersi si sono nuovamente radunati nei pressi di largo di Torre Argentina, dove sono stati bloccati per impedire un nuovo tentativo di avvicinamento al Senato. Dopo una trattativa con le forze dell'ordine hanno ottenuto l'autorizzazione per un nuovo corteo in direzione del Colosseo, durante il quale - continua il comunicato - alcuni gruppi, travisati e con caschi, hanno nuovamente tentato di deviare dal percorso stabilito, lanciando petardi e bulloni. I manifestanti sono stati respinti con una carica di alleggerimento».

Al vaglio degli investigatori i video registrati dalla polizia scientifica e le immagini registrate dalle telecamere apposte sulle uniformi degli agenti del Reparto Mobile per identificare i protagonisti dei 'disordini' di oggi al corteo contro il Jobs Act a Roma. La Questura ha reso noto che prima dell'inizio del corteo, nella fase di affluenza dei manifestanti, sono stati fermati una decina di studenti provenienti dall' università trovati in possesso di 30 petardi e 26 fumogeni. Uno degli identificati è stato denunciato.

Lo striscione. In testa lo striscione «Stop Jobs Act! Per salario minimo europeo e reddito di base, no Sblocca Italia - no Piano scuola». A sfilare poco più di un centinaio tra precari, studenti medi e universitari, associazioni, sindacati di base, che a largo Sant'Andrea della Valle si riuniranno con gli attivisti in arrivo da Napoli, Bologna, Pisa, Padova e Venezia. Da qui punteranno verso Palazzo Madama, dove è in corso la discussione sulla riforma del lavoro varata dal Governo Renzi.

Cartelli e slogan. Numerosi i cartelli, con slogan come «Basta precarietà», «Reddito per tutti», «Il vero degrado è il lavoro gratuito». «Sarà una giornata di contestazione a un decreto infame, che riscrive in peggio le regole del mercato del lavoro e stabilizza la condizione di precarietà», spiegano gli organizzatori, annunciando: «Se oggi viene approvato il Jobs Act, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane saremo in strada in tutta Italia per continuare a combattere».

Proteste anche a Milano. Scritte e manifesti contro il Jobs Act, per il «reddito incondizionato» e contro il «lavoro gratuito» sono stati affissi sulle mura della sede distaccata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a Milano. «Questa notte un gruppo composto da membri del Collettivo Zam e Lambretta ha portato il nostro dissenso verso il governo di questo paese, nella città vetrina di Expo2015, nella Milano della sperimentazione di massa del lavoro gratuito, come abbiamo fatto il 14 Novembre scorso e continueremo a fare il 12 Dicembre prossimo si legge in una nota diramata da un gruppo di attivisti.

Al Senato. Intanto è ripresa questa mattina in Aula di palazzo Madama la discussione generale sul ddl delega sul lavoro, il cosiddetto Jobs act. Sul provvedimento, in seconda lettura al Senato, il Governo dovrebbe chiedere la fiducia. Sono circa 16 i senatori iscritti a parlare. Circondare il Senato al grido di «Stop Jobs Act», invece, è l'obiettivo del corteo organizzato dal Laboratorio nazionale dello sciopero sociale, partito pochi minuti fa dalla stazione Colosseo della metro B. Rallentamenti e disagi per chi viaggia in auto lungo le aree toccate dal corteo diretto verso Palazzo Madama.

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